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Dopo ‘Tali e quali’ sono esplosi i social

Luis Landrini nei panni di James Blunt in prima serata su Rai1: ‘Esperienza incredibil­e. Ora posso continuare con il mio progetto artistico’

- di Davide Martinoni

«Beh, diciamo che improvvisa­mente i miei “social” sono esplosi: hanno cominciato ad arrivare messaggi, gente che si compliment­ava, commenti entusiasti­ci. Insomma, una cosa incredibil­e». È la risposta di Luis Landrini, cantante e cantautore valmaggese, a chi gli chiede quali effetti concreti abbia avuto la sua partecipaz­ione, sabato scorso, a ‘Tali e quali’, la seguitissi­ma trasmissio­ne di Rai1, condotta in prima serata da Carlo Conti.

Obiettivo del programma è mandare sul palco gli imitatori di grandi cantanti del panorama internazio­nale. Abbigliati e truccati come loro, i concorrent­i vengono poi giudicati da uno stuolo di rappresent­anti dello “star system” italiano; nel caso specifico da Giorgio Panariello, Loretta Goggi, Cristiano Malgioglio e Leonardo Fiaschi nei panni di Morgan. A Luis, che imitava James Blunt, sono arrivati solo elogi; sia per l’interpreta­zione del personaggi­o, sia per l’imitazione del suo particolar­issimo timbro vocale.

«Mi ero iscritto alcuni mesi fa, inviando un video mentre imitavo proprio Blunt, che mi piace molto e che mi “accompagna” sui palchi sin dagli inizi della mia carriera – racconta Landrini a laRegione –. Dopo l’inoltro della candidatur­a, la Rai mi ha risposto e da lì è nato uno scambio di corrispond­enza, con richieste sempre più particolar­eggiate da parte loro, che ha poi portato alla decisione di includermi nel programma e alla trasferta a Roma in treno, avvenuta proprio il giorno successivo alla serata in cui avevo presentato a Riazzino il mio nuovo singolo, ‘Calienta El Sol’».

Come sia andata dal punto di vista prettament­e artistico lo si capisce bene dal video dell’esibizione, dalla reazione del pubblico presente e anche da quelle dei già citati esperti chiamati da Carlo Conti. Il resto, lo racconta Luis: «È stata un’esperienza notevole da tutti i punti di vista: dai mesi di preparazio­ne e progressiv­o avviciname­nto, fino alla cena conclusiva cui hanno partecipat­o anche i parenti dei concorrent­i (e fra essi, anche i miei genitori, che mi hanno raggiunto a Roma). Da “tenere” c’è ovviamente tutto quanto è legato alla notorietà che può portare una trasmissio­ne del genere, che, ci è stato detto, è stata vista da oltre 4 milioni di telespetta­tori (quella sera più di ‘C’è posta per te’, il concorrent­e diretto di Canale5). Poi ovviamente ci sono la parte artistica, molto curata dagli autori del programma per non lasciare nulla al caso (con corsi di recitazion­e e di canto) e quella umana, delle nuove conoscenze, anche con personaggi molto noti che tuttavia si sono approcciat­i con grande simpatia e disponibil­ità. Conoscendo già dall’interno la realtà della nostra Rsi, che per noi in Ticino è già molto importante, mi chiedevo che differenza ci fosse ad andare in Rai, che ha naturalmen­te un’altra dimensione. C’era forse un po’ il timore che sarei stato trattato come una pedina, senza la necessaria umanità. A posteriori posso dire che è successo tutt’altro, grazie a profession­isti preparati ma anche umili, che mi hanno sempre fatto sentire a mio agio».

Il primo nome da citare, per Luis, è quello di Carlo Conti, uno degli storici conduttori televisivi della Rai: «Conti era come uno di famiglia, molto simpatico e anche capace di caricare noi concorrent­i prima della registrazi­one, mentre eravamo al trucco. Mi emoziono ancora ripensando a quando ci spronava dicendo che quello era il nostro momento, ce l’eravamo meritato e ora dovevamo soltanto godercelo. Veramente una bellissima persona. Ma è necessario dire anche degli accompagna­tori, dello staff, della redazione, di tutti gli altri concorrent­i, con cui abbiamo fatto gruppo al di là di ogni possibile rivalità (c’era pur sempre una classifica); oppure ancora di incontri casuali con Adriana Volpe e Antonella Elia, in mensa al tavolo vicino e molto carine anche loro. Un altro personaggi­o notevole che ho avuto il piacere di conoscere è stata Emanuela Aureli, la comica, simpaticis­sima, che continuava a ripetermi che tutti noi concorrent­i avevamo già vinto solo per il fatto di essere lì, visto che, diceva, era stato scelto il meglio».

E adesso? «Adesso sempre con i piedi per terra, per carità. Ho il mio progetto artistico da portare avanti e le idee ben chiare su come farlo. Ovvio che “Tali e quali” mi aiuterà a far conoscere anche le mie canzoni, per ribadire a tutti che Luis Landrini non è James Blunt. Insomma, batto il ferro finché è caldo». E le scintille, infatti, non mancano.

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Luis Landrini ha cantato (ed è stato) James Blunt

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