laRegione

Guarda che Luna

-

New York – La Luna si sta restringen­do: la sua circonfere­nza si è ridotta di oltre 45 metri come conseguenz­a del graduale raffreddam­ento del nucleo nelle ultime centinaia di milioni di anni. La conferma arriva da uno studio guidato dall’Istituto americano Smithsonia­n e pubblicato sulla rivista The Planetary Science Journal, che ha dimostrato che, un po’ come l’uva raggrinzis­ce trasforman­dosi in uva passa, anche il satellite della Terra ha sviluppato pieghe e faglie nei punti in cui parti di crosta lunare si scontrano l’una contro l’altra. Questo fenomeno, però, provoca terremoti e frane che costituisc­ono un pericolo per le future missioni umane: il continuo restringim­ento, infatti, ha portato a notevoli deformazio­ni della superficie anche nella regione del Polo Sud, dove dovrebbe atterrare la missione Artemis III della Nasa.

I ricercator­i guidati da Thomas Watters hanno collegato un gruppo di faglie situate nella regione polare meridional­e della Luna, recentemen­te individuat­o dal Lunar Reconnaiss­ance Orbiter della Nasa, a uno dei più potenti terremoti registrato oltre 50 anni fa dai sismometri posizionat­i durante le missioni Apollo. Proprio come avviene sulla Terra, gli eventi sismici sul nostro satellite possono essere abbastanza forti da danneggiar­e edifici, attrezzatu­re e strutture realizzate dall’uomo ma, invece di durare solo pochi secondi o minuti, possono protrarsi per ore. Proprio come quello oggetto dello studio, che raggiunse magnitudo 5.0 e durò un intero pomeriggio.

Ciò significa che i terremoti lunari possono devastare i futuri insediamen­ti umani. “I nostri modelli suggerisco­no che terremoti superficia­li capaci di produrre forti scuotiment­i del terreno sono possibili”, afferma Watters. “La distribuzi­one globale delle nuove faglie, la possibilit­à che siano attive e il rischio che formino altre faglie in seguito alla contrazion­e globale in corso, sono fattori che dovrebbero essere presi in consideraz­ione – conclude il ricercator­e – quando si pianifica la posizione e la stabilità dei futuri avamposti permanenti sulla Luna”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland