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Lucerna-Berna, un incanto che fa… sudare

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Alla conquista del “Selvaggio West di Lucerna” , suona meglio. Chiamarla la tappa dei buchi sarebbe stato banale ma la tentazione c’era. Ovvio, oggi attraversi­amo la regione dell’Emmental, quella del formaggio celebre per i suoi buchi grandi come ciliegie all’interno di enormi forme che possono superare i 100 chili. Nei primi 40 chilometri pedaliamo in territorio lucernese, nell’Entlebuch, chiamato appunto il Selvaggio West di Lucerna, tra zone montuose e idilliaci pascoli alpini. Fuori dalla Svizzera viene descritta come la valle in cui ci sono più mucche che persone, ma resta più che altro un mito anche se è vero che per produrre una forma di Emmentaler DOP occorrono almeno 1’000 litri di latte; quindi, di mucche del posto ce ne vogliono parecchie e la densità di abitanti rimane bassa. Il territorio collinoso e verde lungo il corso dei fiumi Kleine Emme, Ilfis ed Emme è uno spettacola­re angolo bucolico, ma la situazione negli anni è mutata. Per evitare la trafficata strada cantonale verso WolhusenWi­llisau, a Schachen (km 15) il nostro Gps ci indirizza sul Passo Rengg, una delle salite più impegnativ­e, ma anche più affascinan­ti del nostro peregrinar­e attraverso l’Europa. Ma andiamo con ordine: partenza davanti al KKL. Per uscire da Lucerna è sufficient­e non perder di vista i cartelli rossi con le indicazion­i delle numerose piste ciclabili. Seguiamo le sponde della Reuss fino al ponte St. Karlistras­se poi puntiamo su Littau. Superata la Kleine Emme eccoci nell’Entlebuch. L’erta fuori programma ce la ritroviamo improvvisa­mente sotto le ruote dopo Malters. Da Schachen a Rengg, in 6 chilometri 500 metri di dislivello. Si continua a salire verso il cielo o verso il nulla, solo fattorie isolate e mucche al pascolo. Entriamo in una cartolina postale con qualche bella sorpresa. Prima di scendere lungo il veloce toboga fino al villaggio di Entlebuch, sulla destra troviamo un rinomato caseificio che produce l’Emmentaler DOP ancora a mano, Käserei Bramegg. Produce, ma non vende al dettaglio. Meglio così, non ci induce in tentazione a 70 km da Berna. Il paese di Entlebuch dal 2001 è diventato il centro nevralgico della “Unesco biosfera Entlebuch”, un parco naturale di 400 chilometri quadrati in cui in Svizzera è conservato il più alto numero di torbiere e paludi naturali. Intanto stiamo già per oltrepassa­re il confine tra i cantoni di Lucerna e Berna, tra l’Entlebuch e l’Emmental. Dopo Escholzmat­t, non ci sono più ciclabili, si pedala lungo una sorta di canyon scavato dal fiume Ilfis fino alla famosa fabbrica di biscotti Kambly a Trubschach­en. Potrebbe andar meglio a Langnau dove la squadra di hockey gioca in una patinoire chiamata la Ilfis e i suoi giocatori sono acclamati come le tigri dell’Emmental? Non tanto, perché per un certo tratto smarriamo le ciclabili che ci conducono a Berna. Più facile orientarsi arrivati sulle sponde dell’Aare, meglio ancora quando vediamo sulla sinistra la fossa degli orsi, superiamo il Nydeggbrüc­ke e solchiamo la Marktgasse con le sue belle e colorate fontane, uno dei vanti della città (ce ne sono una quindicina) come quella degli Zähringen, con la sagoma dell’orso che porta il loro stemma, ma ormai siamo già davanti a Palazzo federale.

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Bella e quieta (ma non da sempre).

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