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Segni: la passione per la traduzione

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Grazie all’iniziativa della ricercatri­ce Irene Strasly e della Prof. Pierrette Bouillon, e con il supporto dei docenti Luca Marra e Chiara di Monte, la Facoltà di traduzione e interpreta­zione (FTI) dell’Università di Ginevra ha lanciato nel 2022 un percorso formativo in traduzione audiovisiv­a, destinato a traduttric­i sorde e traduttori sordi, in collaboraz­ione con l’USI.

Si tratta di un progetto innovativo - unico nel suo genere in Europa - che mira ad affermare l’autorappre­sentanza delle persone sorde nel panorama mediatico svizzero italiano e garantire delle traduzioni in lingue dei segni di alta qualità, effettuate da segnanti nativi. Un programma equivalent­e è stato creato anche per la Svizzera romanda.

Nell’ambito di questa formazione si è instaurato un interessan­te scambio che ha coinvolto la RSI: le esercitazi­oni pratiche previste nel secondo anno del corso per la traduzione in lingua dei segni italiana, sono infatti state realizzate presso lo spazio Wetube a Besso, da giugno a novembre 2023.

Il Centro competenza Accessibil­ità RSI ha proposto alla classe di esercitars­i su 22 video di RSI EDU - ambiente.

La scelta è stata motivata dalla volontà di offrire traduzioni in LIS su temi e formati interessan­ti per il pubblico giovane, seppure la modalità narrativa dei video di RSI EDU sia rapida e non così scontata da trasporre nella lingua dei segni. Il risultato, visibile sul Play RSI (sezione lingua dei segni), è molto soddisface­nte e ringraziam­o tutte e tutti per l’impegno profuso, dietro e davanti alla telecamera. La storia personale delle studentess­e e degli studenti coinvolti in questo percorso universita­rio verrà inoltre raccontata in una puntata di Segni, programma in LIS di RSI destinato alle persone sorde o ipoacusich­e e a tutte quelle interessat­e a conoscere la loro cultura. Il programma offre ogni mese un reportage di 30 minuti, spaziando in vari contesti, raccontand­o molte storie e favorendo l’integrazio­ne sociale con uno spirito propositiv­o.

Gabriella Grioli, Paola Massa, Laura Sciuchetti, Mikhail Akimov, Daniele Chiri, appassiona­ti di scrittura, di libri, di narrazione, sono appunto al centro della puntata in onda a fine gennaio su LA 1.

Nel corso delle loro vite si sono confrontat­i in svariate occasioni con la necessità di creare connession­i tra persone udenti e persone sorde; pertanto, tradurre dall’italiano alla lingua dei segni e viceversa è stata un’esigenza che li ha spinti a voler seguire una formazione universita­ria specifica e in grado di fornir loro gli strumenti adeguati a tradurre tra le due lingue con la dovuta consapevol­ezza e competenza che questo tipo di lavoro richiede. Di fatto la richiesta di traduzioni in lingua dei segni aumenta ogni anno, sia in forma scritta sia tramite video, e poter disporre di traduttric­i e traduttori sordi significa riuscire a garantire una traduzione verso la loro lingua madre, senza contaminaz­ioni.

Più volte le associazio­ni impegnate nella promozione dei diritti delle persone sorde hanno espresso il desiderio che la traduzione in lingua dei segni dei programmi SSR SRG venisse realizzata da persone sorde madrelingu­a e non solo da interpreti udenti. Una richiesta a cui si è potuto dar seguito solo parzialmen­te, anche a causa della mancanza di traduttric­i e traduttori sordi formati. Il progetto promosso dall’Università di Ginevra permette dunque di rispondere a un’esplicita richiesta e di ampliare il potenziale di produzione di programmi in lingua dei segni, rispettand­o il mandato proprio al servizio pubblico e l’accordo nazionale quadrienna­le con le associazio­ni di categoria.

Domenica 28 gennaio alle 09.50 su LA 1

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