I gorilla e la foresta
Il gorilla di montagna – chiamato anche silverback per via della caratteristica colorazione argentea del dorso – ha una massa muscolare di oltre 180 chili costruita grazie a una dieta giornaliera di circa 18 chili di foglie, steli, germogli e frutti. Entrambe le specie di gorilla, quella occidentale e quella orientale, svolgono un ruolo essenziale nel mantenere la biodiversità nelle loro foreste; disperdono i semi e creano piccole radure nel fogliame mentre si nutrono, permettendo a una più ampia gamma di specie vegetali di trovare la luce del sole e prosperare. Ma i gorilla sono minacciati dalla distruzione dell’habitat, dal bracconaggio e dalle malattie. Da oltre 50 anni, il WWF lavora per proteggere questi potenti primati – con i quali condividiamo il 98% del nostro dna – rafforzando le aree protette e raccogliendo il sostegno locale e internazionale per la loro conservazione. La caccia illegale è la più forte minaccia: la sua carne, infatti, è ricercata nei mercati clandestini di molti Paesi e viene venduta a prezzi * altissimi. “Quando proteggiamo i gorilla e il loro habitat, salvaguardiamo anche una miriade di altre specie”, afferma Allard Blom, vicepresidente del programma Foreste africane del WWF. “Questi ecosistemi aiutano a fornire alle persone e alle comunità cibo, acqua, medicine e altri prodotti forestali. Difendere i gorilla nella foresta pluviale del Congo, la seconda più grande del mondo, è importante non solo per proteggere la biodiversità, ma anche per stabilizzare il clima e le precipitazioni che hanno un impatto fino alla Svizzera o agli Stati Uniti”.