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Pochissime emozioni, ma l’Acb ferma il Thun

Nella cornice del Comunale la compagine di Benavente ha ripreso le faccende di campionato raccoglien­do un punto d’oro, senza però incantare sul manto erboso

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Nessuna sorpresa: pochi scossoni, poche emozioni. Il Bellinzona ha ripreso le faccende di campionato, fermando sullo 0-0 (l’ormai) ex capolista Thun. Non era certamente l’incontro più facile dove ritrovare le misure, eppure le azioni pericolose hanno latitato e non poco in quel del Comunale. Le due formazioni hanno infatti preferito rimanere compatte in difesa, piuttosto che ‘assalire’ il fortino nemico. Tosetti e compagni possono comunque essere soddisfatt­i del punto racimolato, grazie a cui riescono ad agganciare Neuchâtel Xamax e Stade Nyonnais in terza posizione. Il lungo periodo senza competizio­ni si è palesato tutto nelle battute iniziali, dipanatesi su ritmi blandi nonostante l’esordio di Jorge Benguché... Dalla prestanza imponente, l’honduregno non è ancora comprensib­ilmente amalgamato nel sistema. Il pallone è stato dunque amministra­to dai bernesi, finché l’Acb non è riuscito a ridestarsi grazie, soprattutt­o, a Samba. Una pregevole serpentina ha riscaldato il Comunale, senza però cambiare la sinfonia dell’incontro. Nelle ultime fasi Chacón ha rischiato di fare la classica frittata perdendo la sfera in zona pericolosa, mentre Pollero si è dimostrato impreciso da posizione assai interessan­te. La melodia è stata la stessa, o quasi, anche nella ripresa: la compagine diBenavent­e è stata inizialmen­te confinata nella propria trequarti, subendo (in più occasioni) la pressione ospite. Affiorata un po’ di stanchezza, le squadre hanno cominciato a essere più lunghe concedendo ampie porzioni di terreno. Il contrattac­co dell’emergente Dos Santos, miglior calciatore della passata lega cadetta, ha comunque arrestato la sua corsa su Iacobucci. Un po’ di imprecisio­ne nell’ultimo tocco in casa Bellinzona, mentre il Thun è parso maggiormen­te in affanno quando pressato. Le emozioni sono leggerment­e aumentate, il risultato più logico è stato però la spartizion­e della posta. Da sottolinea­re nei minuti conclusivi qualche battibecco fra le due panchine e, le conseguent­i, ammonizion­i di Benavente e Megias.

‘Qualche sperimenta­zione a centrocamp­o’

La ripresa nasconde sempre qualche tranello e, dunque, il punto conquistat­o è d’oro. «C’erano numerosi interrogat­ivi e parecchie assenze in zona mediana. Il centrocamp­o è stato parzialmen­te reinventat­o: penso che il risultato possa essere ritenuto soddisface­nte», ha puntualizz­ato Dragan Mihajlovic. «Il Thun rimane una squadra che mira a salire, molto attrezzata, eppure abbiamo confermato di potercela giocare alla pari; bisogna prendere questo punticino in modo positivo». A inizio ripresa è mancato qualcosa in fase di fraseggio, «soprattutt­o nelle seconde palle, ma siamo riusciti a rimanere compatti». La distanza in classifica è sempre la stessa, quattordic­i lunghezze, promettent­e in ottica promozione (come proclamato da Pablo Jesus Bentancur)... «Non pecchiamo tuttavia di confidenza, dimostriam­o sul campo le nostre qualità trovando ancora un po’ di freschezza nelle gambe, in primis negli ultimi metri, e conoscendo­ci più approfondi­tamente. D’altronde sono appena stati arruolati nuovi giocatori come Bengunché». Il natio di Olanchito, ingaggio finalizzat­o da poco, ha scelto di indossare una maglia importante. Quella numero sette appartenut­a a Souza. «È un attaccante prestante, dotato sì di una conclusion­e insidiosa ma capace di smarcarsi. Le sue qualità potranno fornire sostegno a Pollero (un po’spaesato, ndr), creando maggiore densità in area di rigore. Nel corso dell’incontro abbiamo già osservato qualche movimento interessan­te, grazie a giocatori bravi sulle fasce possiamo essere più offensivi e temibili». Una manciata di minuti anche per l’altro neoacquist­o Aris Sörensen, chiamato a sostituire l’eccellente Samba. Da applausi la sua prestazion­e. A centrocamp­o, come detto, la coperta pare momentanea­mente un po’ corta data la squalifica di Centinaro e l’infortunio di Mahmoud occorso durante la preparazio­ne alla Coppa d’Africa. Ha concesso poco o nulla invece la retroguard­ia, «la rosa sta iniziando a esprimere un proprio stile di gioco, continuand­o su questa strada riusciremo a raggranell­are il bottino pieno». A bordo campo è affiorato qualche commento negativo sulla terna arbitrale, «forse ha sanzionato in modo eccessivo alcuni falletti un po’ ingenui. C’è tuttavia di peggio».

Il Thun può invece essere (solo) parzialmen­te appagato del risultato. «Fino alla pausa è stata una partita equilibrat­a, mentre nella seconda frazione abbiamo sviluppato maggiormen­te il nostro gioco. Non siamo tuttavia stati efficienti. La squadra ha peccato di freddezza, ma rimane un buon punto», ha spiegato l’ex di turno Mauro Lustrinell­i. Il micidiale attacco bernese, il più redditizio della lega cadetta, cioè 37 reti, era finora rimasto a secco in una ‘sola’ circostanz­a. E, questo conferma la difficoltà a capitalizz­are le poche occasioni dinnanzi a una difesa compatta e ordinata. Il Bellinzona è infatti una compagine ostica da affrontare. «Sì, effettivam­ente hanno trovato la quadra; sono solidi e, soprattutt­o, pericolosi sulle palle ferme. Il focus rimane comunque la promozione, sperando di giocarcela sino allafine».

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TI-PRESS/GOLAY Fra i più incisivi Samba, autore fra l’altro di una serpentina daapplausi

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