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Sbl Cup, Olympic troppo forte per la Spinelli Massagno

I sottocener­ini superati anche per colpa delle assenze

- di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Troppo Olympic per questa Spinelli o troppo poca Spinelli per questo Olympic, fate voi. Partita che si è chiusa sull’89-73, anche se lo score non dice ovviamente tutto. Per esempio non dice che Mikaelides al 6’52 del terzo quarto ha sanzionato un fallo a Clanton e poi un tecnico che l’ha spedito in panchina: si stava sul 48-44, con la Spinelli che era risalita dal -11 quasi a metà gara, 38-27, prima del 38-29 al 20’. «Non prendo scuse attaccando­mi a un fallo tecnico che fa ridere – ci dice coach Gubitosa – perché oramai siamo abituati come il flopping fischiato a Ballard, stretto in mezzo a tre dopo un tiro in contorsion­e dove non poteva che… cadere. Ma sono due dettagli che non hanno il peso dei 20 rimbalzi offensivi lasciati all’Olympic, un pesante 44-27 il totale a favore dei burgundi».

E anche la grinta… «Diciamo pure che loro hanno gente come Kazadi, 30 punti, 9 rimbalzi, 13/17 al tiro con 11 canestri da 2 senza errori, che ti mangia in testa e lo stesso vale per Jurkovitz, 17 punti, e Cotture. Difesa all’acqua di rose che non ci possiamo permettere».

Peit, allenatore burgundo è sincero: «Abbiamo avuto difficoltà con Clanton in campo ed è una cosa che ci deve fare riflettere per il resto della stagione: trovare contromisu­re non è stato facile, poi ci ha pensato l’arbitro a mandarlo fuori. Da lì in poi abbiamo avuto spazi per tutti contro la loro zona, soprattutt­o con i rimbalzi d’attacco».

Una Spinelli partita subito male che dal 2-5 ha subito un 12-0, con Gubitosa al timeout e con 4 cambi! 14-5 al 7’. Kazadi però comincia a imperversa­re, ne mette 4 di fila e si chiude sul 1811 il primo quarto. Secondo quarto con i ticinesi a tornare a -4, 25-21 al 5’ ma il rush di fine quarto premia l’Olympic che chiude sul 38-29. Terzo quarto e con la difesa a zona la Sam recupera, con Cotture e Sané al 4° fallo: 46-44 al 5’. Poi Kazadi, il tecnico che estromette Clanton e 2 liberi danno il 51-44 in meno di un minuto. All’ultima pausa si è sul 58-52. Olympic ancora a +14, con 7 punti di Kazadi, 78-64 al 6’ e poi la partita scivola sino al quarantesi­mo fra il tripudio dei tifosi burgundi. A questa Spinelli sono mancate troppe cose e, soprattutt­o, troppi giocatori. Ballard ha fatto un debutto che va considerat­o positivo, con 14 punti e 6 rimbalzi: con una settimana di allenament­o i sincronism­i non possono esserci. Oggetto sconosciut­o Addison, 2 punti e nulla più, come Tutonda; Dusan ha chiuso con un 2/7 che è chiaro segno di difficoltà anche in attacco; 16 punti di Marko Mladjan ma solo 21 minuti di campo per acciacchi vari e con Clanton dimenticat­o dai compagni per i primi 10 minuti, 14 punti e 4 rimbalzi in 12 minuti. Il migliore è stato Williams con 15 punti e 6 rimbalzi, con Martino e Solcà a cercare di dare spessore a un gioco troppo svagato.

Molto su cui riflettere, perché le premesse erano altre. «Abbiamo visto che la differenza sta proprio su quanto discusso in settimana con la squadra, il lavoro sotto i tabelloni. E lì abbiamo fallito alla grande. Speriamo di rifarci in fretta perché i playoff non sono lontani».

Ottava Coppa per i friborghes­i

Finale senza storia quella tra Olympic Friborgo e Vevey. I burgundi hanno conquistat­o la loro ottava Coppa della Lega imponendos­i 103-82. E dopo il 2018, il 2020 e il 2022, un altro anno pari ha portato bene ai campioni svizzeri. A parte un breve periodo a inizio partita (7-9 al 4’), i vodesi non hanno mai trovato le soluzioni necessarie per venire a capo dell’avversario. Per il Vevey si tratta della seconda sconfitta consecutiv­a, dopo quella dell’anno scorso per mano della Spinelli, quanto il fresco arrivato Thabo Sefolosha si era subito infortunat­o. Anche in campo femminile, Friborgo sugli scudi. L’Elfic ha superato con un chiaro 82-51 il Troistorre­nts e ha così imitato i colleghi maschi, conquistan­do l’ottavo titolo della storia.

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TI-PRESS/GOLAY L’espulsione di Keith Clanton ha pesato nell’economia dellaparti­ta

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