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Più puntualità sulle rotaie, Trenord rinnova la flotta

- M.M.

La puntualità perduta. È quella dei convogli di Trenord, che quotidiana­mente percorrono le quaranta linee lombarde. Un servizio che da anni lascia a desiderare, come ben sanno i pendolari (lavoratori, frontalier­i compresi, e studenti). Una conferma? Le parole di Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità: “L’obiettivo sarebbe svegliarmi la mattina e vedere che non ci sono stati ritardi sulle reti. Noi però non abbiamo la bacchetta magica. L’obiettivo di Regione Lombardia è ridurre la percentual­e di treni che ritardano. Migliorare quindi la percentual­e di puntualità”. L’obiettivo è avere tra l’80 e il 90% dei treni lombardi puntuali. È quanto previsto nel contratto di servizio recentemen­te sottoscrit­to da Regione e Trenord, che anche per i prossimi dieci anni gestirà il traffico ferroviari­o lombardo e le cinque linee transfront­aliere, le uniche (quasi) sempre puntuali. Un obiettivo, quello indicato, che non è a portata di mano, considerat­o che attualment­e tra i convogli circolanti lungo alcune tratte ne arrivano in orario uno (o poco più) su due. Fra queste linee vi sono la Milano-Como-Chiasso e la Como-Lecco.

Ora la speranza di Regione Lombardia è quella di migliorare la puntualità ed evitare la soppressio­ne di corse, causata dai guasti ai treni, che poi obbliga i pendolari a viaggiare stipati come sardine, si basa sulla decisione di Trenord di rinnovare la flotta e modernizza­re i Taf (Treni ad alta frequentaz­ione) in servizio dalla fine degli anni Novanta. Si tratta di 34 convogli che nel corso di quest’anno saranno “revampizza­ti” (termine utilizzato in ambito ferroviari­o per indicare interventi di ammodernam­ento). Una volta terminato l’ammodernam­ento entreranno immediatam­ente in servizio, unitamente a 11 nuovi treni di cui quattro ‘Donizetti’ e sette ‘Caravaggio’, che saranno immessi su alcune linee come la Milano-Gallarate-Luino e Milano-Lecco-Sondrio-Luino. Nessun treno nuovo è previsto, però, per la Milano-Como-Chiasso. Forse perché il modernissi­mo ‘Caravaggio’ non arriva e non parte da Chiasso, in quanto non passa sotto la galleria di Monteolimp­ino. E ora di ‘Donizetti’ a disposizio­ne non ce ne sono.

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TI-PRESS/ARCHIVIO La stazione diComo

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