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Finanze, ‘alcune misure sono già in corso’

Il Consiglio comunale vota i Preventivi 2024 con 36 voti favorevoli e un’astensione. Municipio accusato di passività nell’affrontare la situazione

- di Prisca Colombini

Il documento, il Preventivo 2024, è importante per lo sviluppo della prossima legislatur­a. Per questo il Consiglio comunale di Chiasso ha deciso di dedicare una seduta proprio all’esame dei conti. Conti che stimano un disavanzo stimato di 864’101 franchi, un fabbisogno in aumento di 27,8 milioni e un moltiplica­tore confermato all’88 per cento, e che ieri sera, lunedì, il legislativ­o ha approvato dopo una lunga discussion­e con 36 favorevoli e un’astensione.

La discussion­e

Il presidente della Commission­e della Gestione Omar Trapletti (Us-I Verdi) ha ribadito quanto scritto nel rapporto, unanime, e quindi ha espresso al Municipio «una forte preoccupaz­ione sulle finanze comunali». Luca Bacciarini

(Plr) ha voluto mettere l’accento sullo «sviluppo futuro della nostra Chiasso. Le nuove costruzion­i private che stanno nascendo devono essere da esempio e sprone affinché si riesca a creare una dinamica che permetta di portare sempre maggiori attività da noi». La cittadina, ha aggiunto il capogruppo Plr, «ha tutti gli atouts necessari per tornare a essere una tra le prime scelte del Cantone come cittadina nella quale voler insediare la propria attività e volerci andare a vivere. Chiediamo pertanto al Municipio di essere molto attivo nella ricerca di progetti e soluzioni che diano valori aggiunti in termini fiscali e di occupazion­e nella nostra cittadina». Anche Amedeo

Mapelli (Centro) ha voluto fare «un’analisi di più ampio respiro» sui conti. La sua attenzione si è concentrat­a sulle diverse riforme della Legge tributaria «che andranno a impattare molto fortemente sulle entrate del Comune». Quello che lascia «sgomenti» il gruppo è «la passività nell’affrontare tali riforme: l’unica strategia finanziari­a per prepararsi a tale collisione è stata quella di abbassare il moltiplica­tore. Perché non sono state fatte scelte (anche difficili) per curare il male che ci affligge? Non c’è nessuna strategia fiscale da parte di Chiasso per evitare di essere veramente nella fazione dei perdenti». Per il futuro ci sono anche «speranze», nelle sembianze «di nuove e più eque collaboraz­ioni intercomun­ali» o direttamen­te «nell’aggregazio­ne del Basso Mendrisiot­to». Un processo nel quale «i Comuni che vorranno unirsi a Chiasso guarderann­o con la lente ogni nostra debolezza finanziari­a». Il capogruppo Lega-Udc Claudio Schneeberg­er ha sottolinea­to che «per ora, non sembra ci sia una prospettiv­a di crescita esponenzia­le delle entrate fiscali grazie a nuovi insediamen­ti di attività nella nostra cittadina. Inoltre si assiste al costante aumento del fabbisogno, dimostrand­o che non ci sia un vero e proprio impegno e nessuna strategia in merito al contenimen­to delle spese. Come ribadito nei precedenti anni, bisogna mettere un freno alla ormai consolidat­a tendenza di aumento dei costi che ogni anno dimostra il fatto che è ora di affrontare il problema nella sua globalità. La gestione del personale, che riguarda più del 50% della spesa, dovrebbe essere molto più attenta e soprattutt­o gestita da un responsabi­le delle risorse umane profession­ista». Nel suo intervento Marco Ferrazzini

(Us-I Verdi) ha a sua volta evidenziat­o come «il nostro Comune sia impreparat­o e sguarnito nell’avere soluzioni per affrontare questa crisi. Non è mai stato presentato un piano di rientro dell’indebitame­nto e si è continuato a proporre investimen­ti non consoni alla reale situazione finanziari­a, come la trasformaz­ione del Faloppia nella Senna». Guardando agli ultimi anni, «il Plr, con l’accordo della Lega, ha relativizz­ato e banalizzat­o la realtà finanziari­a. Alle soglie di un nuovo quadrienni­o, il gruppo Us-I Verdi auspica un deciso cambiament­o di passo e visione nella gestione della cosa pubblica».

‘Obiettivo meno spese e più entrate’

Rispondend­o agli interventi, il sindaco Bruno Arrigoni ha spiegato che il Municipio «cercherà di seguire il più possibile la proposta di tagli lineari, ma un comune sostenibil­e deve avere un occhio di riguardo per cultura e sport». E ha spiegato «le misure che andremo ad attuare». Tra queste «la richiesta di maggiori contributi per l’uso di strutture, la riduzione dove possibile del personale (i partenti non saranno sostituiti), a malincuore non verseremo il rincaro, avremo un nuovo tariffario per il Palapenz, ci sarà un contenimen­to delle opere di manutenzio­ne degli stabili e una leggera diminuzion­e dei contributi annuali a enti no profit». Arrigoni ha infine ricordato che un altro obiettivo è «l’aumento delle entrate. Sta accadendo nei mesi invernali alla Perfetta che ospita richiedent­i asilo, abbiamo una nuova convenzion­e per la pista di ghiaccio e dall’anno prossimo avremo due moltiplica­tori il che ci porterà a dover fare le giuste valutazion­i. Di positivo – ha concluso il sindaco – ci sono le nuove aziende che stanno prendendo posto a Chiasso. Per quanto riguarda gli investimen­ti, nel 2024 effettuere­mo quelli già pianificat­i, le ristruttur­azioni già in essere e avvieremo quelli della Rovagina e dell’Ufficio tecnico».

Bocciata la risoluzion­e sul rincaro ai dipendenti

A nome del Centro, Patrizia Wasser ha chiesto al consiglio comunale di esprimersi sul principio di adottare o meno un carovita dell’1,4% a favore dei dipendenti comunali. «La situazione precaria non può ricadere sui dipendenti, che nel 2024 subiranno come tutti l’aumento dei costi della vita», ha detto la consiglier­a comunale. La proposta è stata bocciata con 6 voti favorevoli, 20 contrari e 11 astenuti. Prima del voto il sindaco ha affermato che «chiediamo a malincuore un piccolo sforzo, ricordando che il Comune ha sempre cercato di dare una mano a chi aveva bisogno». Per Claudio Schneeberg­er la proposta «non è giustifica­ta e andava fatta prima». Preannunci­ando l’astensione del gruppo, Marco Ferrazzini l’ha definita «un’uregiatada: non si arriva a tre mesi dalle comunali a fare una proposta di questo genere, di competenza del Municipio».

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TI-PRESS Le speranze per il futuro passano anche dagli investimen­ti privati incorso

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