Berna convoca il capo Lazzarini
Il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), lo svizzero Philippe Lazzarini, sarà invitato a una riunione della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (Cpe-N), il prossimo 25 marzo. “Con lui potremo continuare ad analizzare la situazione”, ha spiegato il presidente della Cpe-N, Laurent Wehrli (Plr/Vd). Wehrli ha poi precisato che la Svizzera al momento non versa denaro all’Unrwa.
A Gaza, l’Unrwa, che fornisce aiuti vitali ai civili, è in difficoltà a seguito delle accuse di Israele sul presunto coinvolgimento di dodici suoi dipendenti (su un totale di 30’000) negli attacchi di Hamas del 7 ottobre.
La Commissione europea ha annunciato nel frattempo una “revisione” del dossier “alla luce delle indagini Onu”. L’Unrwa ha già licenziato diverse persone e ha promesso un’indagine approfondita sulle accuse, mentre Israele ha promesso di interrompere il lavoro dell’agenzia a Gaza dopo la guerra.
Nel frattempo Lazzarini ha affermato che riterrà “responsabile, anche attraverso procedimenti penali”, qualsiasi dipendente coinvolto in “atti di terrorismo”. Da parte sua, il segretario generale delle Nazioni Unite – Antonio Guterres – ha chiesto agli Stati di “garantire la continuità” dell’agenzia continuando a versare i fondi previsti e ha confermato che dodici dipendenti dell’Unrwa a Gaza sono interessati da queste “accuse estremamente gravi”, che sono oggetto delle indagini interne dell’Onu.
Finora sono quindici i Paesi che hanno sospeso, a vario titolo, i loro finanziamenti all’Agenzia: Stati Uniti, Italia, Australia, Regno Unito, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Austria, Romania, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia e – appunto – Svizzera.