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Casa anziani, ‘ha perso la comunità’

La decisione della Fondazione San Rocco di concentrar­si sulla struttura di Morbio Inferiore archivia la rete a tre. Il sindaco Rizza: ‘C’è rammarico’

- di Prisca Colombini

«La delusione è tanta, ma c’è soprattutt­o rammarico». Si esprime così Marco Rizza, sindaco di Vacallo, il giorno dopo l’annuncio della Fondazione San Rocco di dedicarsi all’ampliament­o e ristruttur­azione della casa anziani di Morbio Inferiore, archiviand­o di fatto il progetto di casa anziani a Vacallo di cui si parla da ormai dieci anni e, di conseguenz­a, la rete a tre di casa anziani che includerà solo la struttura di Coldrerio. «Oggi non abbiamo un partner con cui andare avanti, per cui mi sento di dire che in questo momento non ci sono le condizioni per poter progettare una casa anziani a Vacallo», conferma Rizza. Nella seduta di lunedì, il Municipio ha preso atto della decisione. «Capisco benissimo la presa di posizione della Fondazione e posso anche condivider­la – aggiunge ancora il sindaco di Vacallo –. Hanno avuto tantissima pazienza e posso solo ringraziar­li perché in questi anni assieme abbiamo fatto un lavoro estremamen­te importante. Aspettavan­o un possibile sblocco su quello che era il progetto originale. Non avendolo avuto, e alla luce delle reticenze politiche, hanno concluso che è meglio trovare una soluzione più veloce e con minore rischio». Come comunicato dalla Fondazione, nelle prossime settimane verrà aggiornato il bando di concorso in collaboraz­ione con le autorità comunali di Morbio Inferiore.

‘C’è anche una componente nostra’

Il capitolo è quindi chiuso. Che bilancio trarre da questi dieci anni di lavoro che non hanno portato a un risultato concreto? «Se devo cercare aspetti positivi da aggiungere a un bagaglio personale di conoscenze – sottolinea ancora Rizza –, dico che sono comunque serviti per permettere alla Fondazione di avviare il progetto di rete con Coldrerio il quale, in quegli anni, si trovava già in discussion­e inoltrata con la Tusculum, ma si è interessat­o e fatto coinvolger­e dal progetto». Per anni, il processo di lavoro è continuato a tre, con il supporto della Supsi e di numerosi specialist­i. «Mi sento di poter dire che nel Parco San Rocco c’è anche una componente nostra. Certo, sarebbe stato bello poterlo sviluppare anche con la struttura pensata per Vacallo». Resta quindi «il dispiacere» per un progetto che «in quel momento era assolutame­nte lungimiran­te e completo e che ha suscitato l’entusiasmo da parte di tutti i gruppi politici». Ragionando con il senno di poi, «si può anche dire che ci sarebbero potute essere delle modifiche, ma al momento della variante di Piano regolatore – oggetto di referendum sconfessat­o nel novembre 2018 dalla popolazion­e, ndr – la si è ipotizzata completa. Trovare il giusto compromess­o dovrebbe essere il compito della politica: c’è il rammarico di non esserci riusciti nonostante il lavoro di una Fondazione preparata e competente pronta a finanziare e due enti pubblici, Vacallo e Coldrerio, ricettivi al progetto e ai bisogni di intergener­azionalità».

Cosa succederà in futuro

Il Municipio di Vacallo non si è ancora chinato su quelli che potrebbero essere i prossimi passi. «Dobbiamo ancora discuterne – conferma il sindaco –. Ma difficilme­nte se arrivasse un partner che ci proponesse di costruire potremo fare qualcosa, perché gli 80 posti letto di Vacallo restano comunque attribuiti alla Fondazione San Rocco e alla sua rete. Non reputando più interessan­te la soluzione di Vacallo, la Fondazione ha deciso di portare avanti ugualmente il suo impegno con il Cantone sviluppand­o questi posti a Morbio». A livello comunale resta però da affrontare il tema della palestra. «L’esigenza per il Mendrisiot­to è enorme – sottolinea ancora il sindaco –. Dovremo tornarci anche solo per il fatto che il nostro centro sportivo va comunque ripensato e in questo momento ha bisogno di tanta manutenzio­ne».

‘Il bene comune ne esce sconfitto’

Marco Rizza si definisce «molto sereno». Vacallo non avrà la sua casa anziani ma il sindaco ha la consapevol­ezza di «aver lavorato nel rispetto dell’iter democratic­o e per portare nel nostro comune qualcosa di estremamen­te interessan­te». Chi ne esce sconfitto? «In questo iter ha perso la comunità – risponde in conclusion­e il sindaco di Vacallo –. Hanno perso gli anziani di oggi e gli anziani futuri, che siamo noi. Il problema grosso che emerge quando si manca di volontà politica e di lungimiran­za nella volontà di trovare una soluzione, è che alla fine chi ci perde è sempre il bene comune. Come detto, questo è mancato: l’esercizio della politica è anche trovare assieme delle soluzioni che ci avrebbero permesso di portare a casa i posti letto per i nostri anziani».

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TI-PRESS Sul tavolo resta da affrontare il tema dellapales­tra

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