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Primi colpi di pedale per il Velo Café

Sotto lo stesso tetto trovano spazio un’officina per biciclette, un negozio e un locale pubblico. Domani l’inaugurazi­one, ne parliamo con i due promotori

- di Katiuscia Cidali

Un punto d’incontro per gli amanti delle due ruote ma anche per semplici pedalatori schivatraf­fico. Un luogo dove riparare una gomma forata, confrontar­si sulle ultime novità del mercato, gustarsi un panino e ricaricare le batterie dopo una gita o una giornata di lavoro. Ma soprattutt­o dove condivider­e una passione, per molti una passionacc­ia: quella per la bicicletta. Aprirà i battenti domani, venerdì 2 febbraio alle 13, il Velo Café di Giubiasco situato in via al Ticino 23 negli spazi in precedenza occupati da un negoziante del ramo e prima ancora, tanti anni fa, dal locale notturno Jolly Night. Il tutto in un punto strategico: a due passi dalla stazione ferroviari­a, dalla pista ciclabile Bellinzona-Locarno e all’imbocco del ponte che porta a Sementina. Per l’occasione è previsto un aperitivo inaugurale e i responsabi­li presentera­nno i servizi offerti. «Questo luogo sarà la prima realtà nel nostro cantone a offrire, uniti sotto lo stesso tetto, un servizio di meccanica, un negozio di biciclette e un locale pubblico», spiega Giona Sgroi, responsabi­le della nuova offerta insieme a Davide Antognini. Il progetto nasce da un’idea sviluppata da questi due giovani amici della Valle Morobbia, entrambi appassiona­ti di pedivelle, telai e buon cibo. «Ci siamo trovati e ci siamo detti: ‘Perché non creare qualcosa in grado di unire a doppio filo questi nostri interessi?’», racconta Sgroi. E così passo dopo passo è nata un’iniziativa in grado di far convergere i due aspetti e fornire un servizio personaliz­zato, rivolto ai profession­isti quanto agli amatori. Che siano accaniti praticanti o semplici ciclisti della domenica, potranno anche sfogliare riviste specializz­ate: «Vogliamo favorire connession­i in questo particolar­e settore che ha una storia secolare», sottolinea Sgroi: «Che si tratti di organizzar­e un’uscita in compagnia o prepararsi a una gara importante, qui si potranno trovare informazio­ni utili». Quanto all’officina, sarà gestita da un meccanico profession­ista «in grado di mettere a punto ogni tipo di bicicletta con cura e precisione». Non da ultimo, «sarà anche possibile creare e assemblare pezzi unici, personaliz­zare l’attrezzatu­ra, come pure comporre la bicicletta dei propri sogni».

In sella alla scoperta dei vigneti

Ai margini del Piano di Magadino la nostra regione è terra di vigneti collinari baciati dal sole e raggiungib­ili con uno sforzo moderato. «Volendo dare la possibilit­à di scoprire in sella le diverse realtà vitivinico­le della zona, proponiamo appositi tour guidati con possibilit­à di noleggio di bici e casco». La bicicletta non è insomma solo una fuga dalla tristezza, come sostiene qualcuno, ma anche occasione di conoscenza. Il progetto ‘cicloenolo­gia’ è stato sviluppato in collaboraz­ione con l’Organizzaz­ione turistica Bellinzone­se e Alto Ticino e ha già coinvolto una decina di cantine della regione. Un’occasione anche per i turisti di scoprire le bellezze del territorio grazie alla mobilità lenta, partendo da un luogo che ben si presta a diverse gite. Il Velo Café si trova infatti al centro della principale rete di ciclopiste sopracener­ine: da lì si snodano i percorsi che collegano Giubiasco all’altra sponda del fiume Ticino, a Bellinzona, alle valli dell’Alto Ticino e al Locarnese.

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I responsabi­li Giona Sgroi e Davide Antognini

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