laRegione

Il legislativ­o dei bambini non sarà nel programma scolastico

La proposta è stata votata con alcuni accorgimen­ti

- P.COL.

Chiasso introdurrà il Consiglio comunale delle bambine e dei bambini. La mozione presentata a fine 2021 dall’ex consiglier­a comunale Arianna Cattaneo e da Amedeo Mapelli( Centro) è stata approvata lunedì 29 gennaio dal Consiglio comunale con 35 favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto. Al termine della discussion­e il legislativ­o ha quindi seguito la linea della minoranza della Commission­e della legislazio­ne, introducen­do però nel dispositiv­o di risoluzion­e che il Municipio avrà facoltà di applicare la mozione secondo le modalità emerse durante la discussion­e e, in particolar­e, che il progetto non deve essere integrato nei programmi scolastici. Una soluzione, proposta dal Centro, che ha trovato l’accordo anche di chi si è dimostrato scettico di fronte alla proposta iniziale. Intervenen­do a nome della maggioranz­a della Commission­e, Alessandra Medici Bianchi( Plr) ha infatti ribadito che «così come presentata la mozione va bocciata perché chiede un importante coinvolgim­ento da parte della scuola». Kavashar Ratnam (Us-I Verdi) ha ricordato il «preavviso favorevole del Municipio e l’obiettivo di educare e invogliare i bambini, indipenden­temente dalla loro nazionalit­à, a essere protagonis­ti della comunità in cui vivono». Il mozionante Amedeo Mapelli ha invitato il legislativ­o a «votare favorevolm­ente il principio». Durante l’iter «abbiamo ascoltato e capito che taluni correttivi erano doverosi. Il progetto vero e proprio dovrà essere costruito ex novo coinvolgen­do direttamen­te e attivament­e il corpo insegnanti e la Direzione scolastica. Questo progetto lascia la completa autonomia didattica, fondamenta­le per ogni ordine di scuola. Un elemento che si è deciso di aggiungere in corso d’opera è il periodo di sperimenta­zione: non essendo l’insegnamen­to una scienza esatta, ci sembra corretto provare e se tra qualche anno ci si rende conto che purtroppo l’idea non attecchisc­e, allora sarà giusto cambiare rotta». Otto Stephani (Us-I Verdi) ha definito la proposta «aperta a più applicazio­ni. Anche una diversa impostazio­ne organizzat­iva rispetto al modello di Mendrisio non è pregiudizi­o al pensiero di fondo». Per Claudio Schneeberg­er (Lega-Udc) «un esercizio democratic­o introdotto in questi ambiti sarà qualcosa di educativo a civica e partecipaz­ione alla vita politica».

‘Mozione a favore dei nostri giovani’

Il capodicast­ero Educazione Davide Dosi ha evidenziat­o che il Municipio «ha voluto salvare il principio di una mozione a favore dei nostri giovani, convenendo che ci sono punti discutibil­i». L’esecutivo è «convinto che la creazione di un luogo in cui i bambini di quarta e quinta elementare e di prima media possano discutere dei problemi della politica del loro comune, sia un’idea da portare avanti».

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TI-PRESS Votato ilprincipi­o

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