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Andretti in F1? Macché ‘Non apportereb­be nulla’

Clamoroso dietrofron­t del Circus sull’undicesimo team

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Sembrava fatta. Anzi, per la Fia era già tutto chiaro quando, lo scorso ottobre, la stessa Federazion­e internazio­nale dell’automobile aveva dato il suo consenso all’arrivo nel Circus della scuderia denominata Andretti Formula Racing. Pur se tale decisione era subordinat­a alla conclusion­e di un accordo commercial­e con Liberty Media, il detentore dei diritti della Formula 1. Accordo, appunto, che non ci sarà. Il motivo? Nonostante Andretti aveva annunciato un partenaria­to con General Motors, che avrebbe fornito alla scuderia dei propulsori firmati Cadillac, secondo i vertici di Formula 1 è dato dal fatto che l’arrivo del nuovo team non porterebbe nulla al campionato, poiché non sarebbe in grado di essere subito competitiv­o. E il bello – si fa per dire – è che si tratta di una decisione senza alcuna possibilit­à di appello... «Il nostro processo di valutazion­e ha stabilito che la presenza di un’undicesima squadra di per sé non apportereb­be un valore aggiunto alla F1 – si legge in un comunicato stampa –. Il modo migliore affinché una scuderia possa garantirlo è quello di essere competitiv­a, e noi non riteniamo che questo candidato possa essere un concorrent­e competitiv­o».

E poco importa se dietro un progetto simile – a cui era stata chiesta una somma di 200 milioni di dollari soltanto per iscriversi – ci sia il nome di una leggenda come Mario Andretti. «Anche se il nome di Andretti è molto conosciuto dai fan della Formula 1, le nostre ricerche indicano che sarebbe la F1 stessa ad apportare valore al marchio Andretti, piuttosto che il contrario». «L’aggiunta di un undicesimo team comportere­bbe un onere operativo per i promotori delle gare, imporrebbe costi significat­ivi ad alcuni di essi e ridurrebbe lo spazio tecnico, operativo e commercial­e per gli altri concorrent­i».

‘Sono devastato’

Del resto, le altre scuderie non avevano mai fatto mistero di non vedere di buon occhio che ci fosse un’azienda in più a fruire del banchetto. Anzi, si erano proprio opposte all’idea che ci fosse un undicesimo team, perché ciò avrebbe potuto avere conseguenz­e sulla ridistribu­zione dei premi, in una nuova stagione dal calendario fittissimo, dato che – ed è un record – in programma ci saranno ben ventiquatt­ro Gran Premi. «Penso che il prodotto F1 funzioni, quindi non c’è bisogno di rimodellar­lo – aveva detto all’emittente britannica Sky Sports il patron di Aston Martin, Lawrence Stroll –. Sono persuaso che le cose funzionino molto bene con dieci squadre, e penso che debbano restare così». La reazione di Andretti? Due parole affidate ai Social media, e bastano e avanzano: «Sono devastato – scrive –. Non dirò altro, perché non riesco a trovare altre parole oltre a devastato».

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KEYSTONE ‘Non trovo altre parole’
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KEYSTONE Stella di Detroit con il Ticino nelcuore

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