La coraggiosa Erma Locatelli-Buletti
Erma Buletti è cresciuta a Pianezzo con i genitori e sette fratelli e sorelle. Ragazza di diciotto anni conosce Giuseppe Locatelli, Pino, muratore addetto alla costruzione di muri in Valle Morobbia. Dalla loro unione sono nati tre figli, Cristiano, Sandro e Simona, che in seguito allargarono la famiglia con cinque nipoti.
Nel 1990, Erma fu profondamente addolorata dalla morte improvvisa del marito Pino. Con i figli e le loro famiglie già sistemati fuori dalla casa familiare, Erma trovò conforto e sostegno nei colleghi e nelle amiche della Tipografia Leins Ballinari di Bellinzona, di cui fu fedele collaboratrice per molti anni. Il suo coraggio e la sua forza l’hanno anche aiutata a superare questa dolorosa prova.
Qualche anno prima del suo pensionamento, ha assunto la direzione della Leins Ballinari insieme ai collaboratori. L’azienda prospera fino all’arrivo del mondo digitale, quindi si rassegna a chiudere.
Chi non ha mai visto la Erma correre per prendere il bus in Piazza a Bellinzona o a Pianezzo, scambiando una battuta con qualcuno al suo passaggio.
Erma ha dedicato la sua vita agli altri. Non ha girato il mondo. Viveva in modo semplice, dedicando il suo tempo a chi le era vicino. Le sue uscite fuori dalla valle erano di alcune fughe a Marzio per rendere visita alla famiglia di Pino e ad altri parenti in Italia, e qualche visita nel Giura, dove si era stabilito il suo secondo figlio. Nella valigia infilava il grembiule per dare una mano, come da sua abitudine.
A casa, amava spalancare la tavola, coprirla con una bella tovaglia e servire agli ospiti i suoi ottimi pizzoccheri. Apprezzava intrattenere la famiglia e gli amici e tutti sapranno confermare che i suoi pizzoccheri non erano secondi a nessuno nella regione.
Erma ha l’opportunità di conoscere una coppia vicina di casa: la nascita del loro bambino è il suo raggio di sole. Le piace infilargli qualche dolcetto in tasca quando i genitori vengono a prenderlo.
Il periodo Covid è stato difficile per lei, la mancanza di legami con il mondo esterno e l’allontanamento sociale, ha sofferto silenziosamente di questo isolamento, ma non si è mai lamentata. Successivamente sono comparsi i primi segni della malattia. Dopo alcuni brevi soggiorni in ospedale, depone il grembiule la mattina del 23 gennaio scorso, nel suo 84° anno. È andata a raggiungere i suoi cari nel riposo eterno. Il ricordo della Erma vivrà per sempre nei nostri cuori. Con affetto Francine, Yann, Auriane.