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Ps pediatrico, ‘si accorci la chiusura’

La Città ha chiesto all’Ente ospedalier­o cantonale di anticipare l’apertura del servizio del Beata Vergine di due ore, alle 6. ‘La proposta sarà valutata’

- di Daniela Carugati

Sulle prime l’annuncio della chiusura notturna del Pronto soccorso (Ps) pediatrico dell’Obv a Mendrisio, il novembre scorso, aveva fatto rizzare le antenne anche al Municipio della Città. Che aveva subito chiesto udienza alla direzione dell’Ente ospedalier­o cantonale (Eoc). Messi dati e prestazion­i sanitarie sul tavolo e introdotto da gennaio il nuovo progetto, oggi l’autorità comunale sente di poter dire che sussistono “le premesse affinché si possa continuare a garantire un servizio corretto ed efficiente”. Uno sforzo in più dall’Ente, però, l’Esecutivo se lo aspetta comunque. Si è domandato, infatti, di anticipare l’apertura mattutina del Pronto soccorso di due ore, ovvero alle 6 anziché le 8. E questo, si motiva, “alfine di ridurre la fascia oraria di chiusura”. Il riscontro? “I rappresent­anti dell’Eoc – fa sapere il Municipio – hanno confermato che sarà loro premura valutare tale proposta”.

Tra territoria­lità e qualità delle cure

Dalle parti di Mendrisio, quindi, si resta vigili. La chiusura fra le 22 e le 8 del Pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale regionale, del resto, non aveva mancato di suscitare preoccupaz­ione anche nella politica locale. Dalla Lega cittadina il giorno stesso della comunicazi­one ufficiale era scattata una interrogaz­ione all’indirizzo del Municipio a difesa del servizio. Di fatto, ribadisce ora l’autorità comunale rispondend­o proprio alle domande dei consiglier­i comunali Simona Rossini e Massimilia­no Robbiani, la situazione è stata analizzata con attenzione e si è ritenuto che “la territoria­lità sia sicurament­e un aspetto fondamenta­le così come la cura e la presa a carico competente, efficiente e adeguata delle cure mediche in generale”. In altre parole, “migliorare la qualità del servizio nella Città e in tutto il Mendriisot­to è sicurament­e l’obiettivo al quale mirare per tutta la popolazion­e”.

Questione di casistica

D’altro canto, oggi occorre fare i conti con la casistica. “Già da alcuni anni – si fa presente da Palazzo civico –, grazie a una pediatria che è evoluta in maniera specialist­ica e multidisci­plinare, il numero dei ricoveri presso il Ps pediatrico durante la notte si attesta sul 10 per cento, in quanto il 90 per cento delle visite è garantito nella fascia oraria di 14 ore dalle 8 alle 22”. In più i casi complessi, si fa notare, già adesso non possono essere seguiti in tutte le sedi, e Mendrisio è tra quelle. Quando, a circa una settimana dalla conferma che si sarebbe cambiato rotta, la delegazion­e del Municipio – in testa il sindaco Samuele Cavadini, con lui i municipali Françoise Gehring, Massimo Cerutti, Daniele Caverzasio e Paolo Danielli – si è seduta attorno a un tavolo con i vertici dell’Eoc, guidati dal direttore generale Glauco Martinetti, si è fatto il quadro della situazione. E si è preso atto, si chiarisce ai due consiglier­i della Lega, che “per quanto concerne l’offerta pediatrica risulta che la media svizzera attesta una sede ospedalier­a di pediatria ogni 274’200 abitanti, mentre per il Canton Ticino risalta essere di una sede per 88’250 abitanti”.

‘Per una migliore presa a carico’

In più dall’Ente si è reso attenti sul fatto che “lo scarso numero di visite notturne registrato negli ultimi anni ha portato a una perdita di esperienza e di training del personale medico e infermieri­stico, che rischia di compromett­ere la sicurezza e la qualità delle cure”. Di conseguenz­a, la proposta dell’Eoc risulta essere “in linea con quanto attuato in tutta la Svizzera” e in Ticino punta a mantenere, appunto, la qualità del servizio, potenziand­o le pediatria di Lugano e Bellinzona.

Tant’è che si è ottenuto il sostegno dell’Ordine dei medici e dei pediatri della regione, che a loro volta assicurano un picchetto. Tutto, si richiama, nel solco di una migliore presa a carico dei piccoli pazienti.

Si fa affidament­o alla rete territoria­le

Anche in questo ambito, insomma, sarà importante il buon funzioname­nto della rete territoria­le. In effetti, conclude il Municipio di Mendrisio, “la corretta capillarit­à nella regione viene effettuata giornalmen­te con i pediatri sul territorio, con un efficiente servizio di ambulanza e con un Pronto soccorso che copre il 90 per cento delle visite effettuate”. Quindi, unendo il servizio assicurato dall’Eoc, al picchetto pediatrico (garantito), alla presa a carico più adeguata dei pazienti tra medici e infermieri e una riduzione di due ore della chiusura (se sarà consentita) il Distretto, agli occhi dell’Esecutivo, è al sicuro.

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TI-PRESS Il 90 per cento delle visite avviene digiorno

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