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Massagno e Lugano in cerca di vittorie

Oggi impegno casalingo per la Sam contro il Neuchâtel, mentre i Tigers vanno in trasferta a sfidare il Pully. Ieri sera il Riva ha superato soffrendo il Kanti Aarau

- di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Weekend del basket che si annuncia interessan­te per le nostre squadre. Oggi a Nosedo, inizio alle 17.30, la Spinelli ospita il Neuchâtel mentre i Lugano Tigers sono ospiti del Pully, due sfide che promettono molto in clima di lotta, considerat­o come le due coppie abbiano elementi vicini: quanto lo siano ce lo dirà il risultato.

Per la Spinelli è finito il mese nero o, perlomeno, è quello che si augurano tutti i suoi tifosi e dirigenti, squadra compresa, ovviamente. Un gennaio iniziato con la sconfitta nel derby, continuato con le vittorie contro Vevey e Monthey, ma con la sconfitta nei quarti di Coppa contro Ginevra nel frammezzo, e poi ci sono state le due sconfitte contro l’Olympic, in campionato e alle Final Four.

Il Neuchâtel sta appena dietro la Sam, con una differenza canestri quasi identica, ma con 130 punti fatti in meno e 130 in meno subiti, all’incirca. «Il Neuchâtel è una bella squadra», dice coach Gubitosa, «capace di giocarsela contro tutte le altre. Quindi occorrerà andare in campo con le giuste motivazion­i che, mi auguro, non ci dovranno mai mancare sino alla fine della stagione».

Assorbita la sconfitta di Montreux? «Tutti sono consapevol­i degli errori fatti e degli atteggiame­nti sbagliati che abbiamo messo in evidenza in semifinale. Abbiamo qualità che dobbiamo mettere in campo dal primo all’ultimo minuto, se vogliamo salvare la stagione e arrivare sino in fondo». Sull’aspetto psicofisic­o qual è la tua opinione? “Credo che sia proprio una questione di testa, e cioè l’incapacità di incanalare energie e determinaz­ione là dove è necessario farlo: inoltre dobbiamo avere un concetto di collettivo più concreto, sia in attacco sia in difesa, perché l’insieme dei singoli è inferiore al potenziale di gruppo. Dobbiamo tornare a essere una vera squadra che lotta assieme in ogni angolo del campo e per quaranta minuti, non trenta o venti». L’inseriment­o di Ballard si sta rivelando costruttiv­o, in questo senso? «Antonio è un giocatore ormai inserito nella squadra, e credo che il suo sarà un apporto importante anche sotto l’aspetto agonistico».

‘Dovremo usare la testa’

Il Lugano gioca su un terreno difficile come quello di Losanna e contro una squadra tosta. Ce lo conferma l’allenatore Montini: «I vodesi sono un bel gruppo e ben allenato: giocano assieme da tempo, hanno molta energia difensiva e sanno stare bene in campo, giocando in maniera concreta e senza fronzoli».

E il Lugano cosa dovrà fare? «Dovremo giocare con la testa e sfruttare bene le nostre potenziali­tà: veniamo da buone prestazion­i, ma servirebbe una vittoria di questo spessore per confermarc­i. Dovremo evitare le palle perse che ci hanno penalizzat­o nella precedente sfida, quando abbiamo perso 20 palloni, e lasciare pochi rimbalzi d’attacco. Credo che siamo in crescendo, ma occorre che sia il campo a certificar­lo. Le recenti gare ci hanno dato molta fiducia e, inoltre, abbiamo un clima di spogliatoi­o ideale, tutte componenti che aiutano a crescere e a raggiunger­e traguardi».

Vedremo dunque se sarà un weekend da en plein, che manca ormai da tempo.

Le momò si impongono faticando

Intanto ieri sera il Riva ha vinto contro l’Aarau per 72 a 64 una gara tutta a strappi e con oltre il 40% al tiro, ma anche con 40 palle perse, 19 a 21 che sono un po’ tante.

Dopo il minuto di silenzio per ricordare la scomparsa del collaborat­ore Tiziano Zonta, il Riva è andato in catalessi e si è svegliato dopo 5 minuti sull’1 a 15. L’Aarau ha approfitta­to di 5 palle perse in un amen per scavare un divario che però negli ultimi tre minuti il Riva è riuscito a ridurre con una buona Hunter e una difesa migliore: dal 7 a 18 al 17 a 23 al 9’, prima del -8, 17 a 25 alla pausa.

Secondo quarto decisament­e meglio come il recupero graduale, 25 a 30 al 5’. Poi un devastante 9 a 0 ha ridato il vantaggio alle momò, dal 27 a 31 al 36 a 31 e metà gara chiusa sul 36 a 34. Terzo quarto a singhiozzi: uno 0 a 9 in entrata per Aarau con il Riva palle al vento: 36 a 43 al 3’. Ribattono Veri e compagne, 10 a 2 e 46 a 45 al 5’. Al 7’, 4° fallo della Bell che torna in panca: il Riva reagisce e chiude il quarto con la tripla della Clerici sulla sirena, 55 a 53. Nell’ultimo quarto, il Riva scappa sul 63 a 56 al 4’. L’Aarau accusa, la partita si mantiene con due possessi di vantaggio: 65 a 59 all’8’. Poi Bell, Fontana e Picco fanno 6 su 6 dalla lunetta e la partita finisce sul 72 a 64. Veri migliore in campo: 15 punti e 11 rimbalzi.

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TI-PRESS Gubitosa: ‘Siamo consapevol­i degli errori commessi in Coppa di Lega’

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