laRegione

Dipendiamo dall’acqua

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Ma perché sono essenziali le zone umide? Ci sono diversi fattori da prendere in consideraz­ione: la biodiversi­tà, la protezione dal maltempo, lo stop all’erosione delle coste… ma fra tutte queste tematiche, c’è anche la questione acqua. Queste regioni contengono e forniscono la maggior parte della nostra acqua dolce. Filtrano in maniera naturale gli inquinanti, creando acqua che possiamo bere in sicurezza. Inoltre, utilizziam­o più acqua di quanta la natura possa reintegrar­e. Al momento l’1% dell’acqua dolce è bevibile e il nostro consumo è sestuplica­to in 100 anni e aumenta dell’1% ogni anno. Quasi tutte le fonti globali di acqua dolce sono compromess­e: l’82% della popolazion­e mondiale è esposto a livelli elevati di inquinamen­to nelle loro forniture idriche. Per questo motivo è essenziale la pianificaz­ione delle risorse urbane e idriche che incorpora le zone umide e i loro benefici, migliora la salute e il benessere degli abitanti delle città. Potremmo avere acqua a sufficienz­a se valorizzas­simo e gestissimo meglio le zone umide e l’acqua, attraverso la protezione, il ripristino e l’uso saggio di esse. Le zone umide, infatti, hanno sostenuto lo sviluppo delle civiltà per migliaia di anni, fornendo alle popolazion­i l’accesso al pesce, acqua dolce e colture. Il pesce pescato nelle zone umide è la fonte primaria di proteine per oltre un miliardo di persone. Le risaie nutrono ogni anno 3,5 miliardi di persone. Purtroppo, più della metà delle zone umide è danneggiat­a dall’agricoltur­a, che è responsabi­le del 70% dei prelievi d’acqua dalle zone umide della Terra. Un sistema più rispettoso delle zone umide potrebbe garantire un equilibrio sano.

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© TARINA RODRIGUEZ/WWF-US Indigeni del Belize

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