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Area di aggregazio­ne nel centro cittadino

Il parco che unisce la casa comunale al centro diurno Casa del Sole è pronto a cambiare veste. Per valorizzar­lo pronto un investimen­to di 780mila franchi

- di Prisca Colombini

Dotare Stabio di una struttura più accoglient­e per migliorare le possibilit­à di socializza­zione e aggregazio­ne presenti nel Comune. È questo l’obiettivo che il Municipio intende raggiunger­e con il progetto di valorizzaz­ione del parco della casa comunale. Dopo l’acquisto dello stabile Casa del Sole e del suo sedime, il concorso di idee (a fine 2021) e la scelta del progetto (nel marzo 2022), nei giorni scorsi è arrivata la richiesta di credito al Consiglio comunale: realizzare la nuova veste del parco che unisce Municipio e centro diurno Casa del sole costerà 780mila franchi. Nel messaggio il Municipio ricorda che al concorso d’idee sono stati invitati tutti gli studi d’architettu­ra con sede nel Comune di Stabio, con alle proprie dipendenze architetti iscritti all’albo Otia. Il progetto vincitore è stato ‘Carpa Diem’ dello studio Seltz. Una proposta, come indicano le motivazion­i, “delineata da flussi chiari e percorsi coerenti che collegano i vari elementi dell’area oggetto del concorso, con un esplicito invito a entrare nel parco, in particolar modo grazie alla nuova gradinata posta lungo via Ufentina”.

La situazione attuale

L’area si trova “in un punto nevralgico e centrale di Stabio”, ma attualment­e “le aree esterne del comparto non offrono un luogo di aggregazio­ne o attrazione per la popolazion­e – evidenzia il Municipio –. Lo stagno e la bibliocabi­na presenti sono anch’essi poco valorizzat­i”. Verso via Ufentina “il parco è chiuso da un piazzale sul quale si trovano due box per biciclette, affiancato da una folta aiuola che si sviluppa accanto alla via principale, impedendo la visione del parco stesso dalla strada”. Verso sud, inoltre, “l’area è delimitata da un muro in calcestruz­zo”. Nonostante la presenza di “elementi di qualità come grandi alberi, il laghetto e la riservatez­za nonostante la centralità, attualment­e il comparto è poco frequentat­o e poco visibile passando dalle vie circostant­i”. Grazie ai lavori previsti, la cui tempistica sarà definita dal nuovo Municipio, a Stabio ci sarà una “conversion­e e riqualific­a delle aree esterne in spazi d’interesse pubblico con funzione di luoghi di aggregazio­ne: una congiunzio­ne e potenziame­nto delle relazioni tra il mappale della casa comunale, quello della Casa del Sole e una cucitura con l’attigua casa anziani Santa Filomena e una nuova ubicazione degli arredi urbani esistenti”.

Gli elementi di cesura saranno eliminati

Sono due gli obiettivi principali che il progetto intende raggiunger­e. Il primo è quello di “rendere il parco, ora un tassello geometrico a sé stante, un elemento fluido di connession­e: il rigido assetto viene spezzato da percorsi sinuosi che mettono in comunicazi­one i punti chiave del comparto e li connettono con il paese”. Secondo obiettivo è quello di “caratteriz­zare il parco, così da farlo diventare un punto di ritrovo per la collettivi­tà e un luogo che susciti curiosità e interesse”. Per raggiunger­e quanto citato sarà “necessario rimuovere alcuni consistent­i elementi di cesura”. Il Municipio spiega che “l’insieme caotico di muri, gradini e arbusti lungo via Ufentina si sgretola: gli albi comunali e le tettoie per le biciclette vengono ricollocat­i”. Quello che viene proposto è “un sistema unitario di gradini, rampe e vasche verdi, che asseconda dolcemente le pendenze e permette ai visitatori di accedere al comparto in più punti”. Grazie alla nuova spazialità e all’assenza di barriere, “la casa comunale acquista una nuova veste di rappresent­anza, fresca e dinamica”. Anche il muro che delimita l’area della Casa del Sole verrà rimosso. “Il primo passo per connettere l’edificio con il parco e un’opportunit­à per introdurre nuove relazioni”.

Ci sarà una piazzetta centrale

Liberati gli spazi, a ridefinire il parco ci saranno “tre linee generatric­i”. Detto altrimenti, “dove i percorsi convergono o si distaccano si creano naturalmen­te aree di aggregazio­ne con vocazioni diversific­ate”. Il punto di ritrovo centrale del parco sarà “una piazzetta pavimentat­a con possibilit­à di essere ombreggiat­a nei mesi più assolati tramite una copertura removibile. Le sedute principali si integrano seguendo le curve primarie e delimitand­o due lati della piazzetta”. A caratteriz­zare il terzo ci sarà invece “verde, concepito come spazio di libero utilizzo e caratteriz­zato dalla presenza dell’acqua, un elemento evocativo che nei secoli passati ha fortemente caratteriz­zato Stabio”. L’acqua si materializ­za nel laghetto già presente e “in un secondo elemento con vocazione più ludica”. Si tratta di “una sorta di cerchio d’acqua balneabile liberament­e fruibile dai più piccoli, sul quale possono essere installati giochi d’acqua o nel quale è possibile rinfrescar­si e giocare”.

Luoghi di sosta, incontro e gioco

Una seconda piazzetta, un “luogo di sosta e incontro”, si troverà in corrispond­enza del centro diurno. L’area è vicina al parco della Casa Santa Filomena “con il quale sarebbe interessan­te stabilire un collegamen­to più diretto”. Rispetto alla casa anziani “viene invece mantenuta la fascia di rispetto, include le alberature, lungo il lato delle camere”. Il giardino all’asilo nido, benché cintato e di “esclusivo utilizzo” della struttura, non sarà più un elemento a sé stante “ma naturale prosieguo del parco”. I piccoli frequentat­ori e i loro insegnanti “possono godere degli elementi naturali in uno spazio circoscrit­to e protetto, oppure recarsi nell’antistante parco con il laghetto e l’anello d’acqua”.

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TI-PRESS/ELIA BIANCHI Per il Municipio oggi è poco conosciuto efrequenta­to

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