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Ancora una stroncatur­a per le ferrovie Trenord

- M.M.

Se gli ultimi quattro mesi dello scorso anno per il traffico ferroviari­o lombardo, gestito da Trenord, sono stati i peggiori di sempre, la musica non è cambiata nel gennaio 2024. E se l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente (Fratelli d’Italia) non più tardi di un paio di mesi fa dava la sufficienz­a a Trenord, società di gestione del traffico ferroviari­o lombardo, dei collegamen­ti tra Lombardia e Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, nonché delle cinque linee transfront­alieri con il Ticino, ora la boccia lamentando i troppi ritardi e i problemi di affidabili­tà dei treni. Un’inversione di rotta arrivata nel corso di una seduta del Consiglio regionale: Lucente ha risposto a una richiesta di informativ­a di Pd e M5S su Trenord, parlando di problemi che “riguardano l’azienda, il materiale rotabile e i servizi esterni” e che molti dei disagi derivano dal fatto che “abbiamo il 52% della rete a binario unico”.

Le lamentele dei pendolari

Una rete obsoleta, alla quale dovrebbe porre mano Rete ferroviari­a italiana (Rfi), il braccio operativo delle Ferrovie dello Stato, presente nel capitale sociale di Trenord, con una quota identica a quella di Regione Lombardia. “Quando Rfi avrà realizzato i lavori che si è impegnata a fare avremo un servizio migliore”, commenta l’assessore regionale lombardo. Ma quando succederà? “Tra 2-3 anni”, assicura Lucente, che non spegne la rabbia dei pendolari, frontalier­i inclusi: “Siamo stanchi delle promesse decennali dei politici, anche perché il servizio peggiora sempre di più”. Pendolari e frontalier­i che via social hanno fatto sentire la loro voce. Giorgio Dahò, uno dei cinque componenti del comitato riconosciu­to da Regione Lombardia: “Ritardi, guasti, scioperi, treni che non rispettano le stazioni di partenza o di arrivo. Rinnovando senza gara d’appalto a Trenord per altri dieci anni la gestione del servizio ferroviari­o, Regione Lombardia ha perso una occasione per imprimere una svolta per cambiare musica”. Tra poco Regione Lombardia rinnoverà i vertici di Trenord e Fnm (Ferrovie Nord Milano). Valerio Posca, riassume il pensiero dei frontalier­i: “Le promesse fatte in campagna elettorale non si vedono, mentre i collegamen­ti con il Ticino peggiorano. Chiediamo il minimo sindacale: arrivare in tempo sul posto di lavoro”. I comitati dei pendolari fanno sapere di essere in attesa di essere convocati da Trenord per parlare del bonus che è stato cancellato. Bonus che in mancanza di affidabili­tà (ritardi e soppressio­ne di treni) per una dozzina di anni ai pendolari ha consentito di acquistare l’abbonament­o mensile scontato del 30 per cento.

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