laRegione

La 13esima Avs divide anche le associazio­ni femminili

Alliance F raccomanda il sì, a stretta maggioranz­a

- di Stefano Guerra

A poco meno di un mese dalla votazione, l’iniziativa sindacale per una 13esima Avs catalizza l’attenzione di politici e media. Il risultato della consultazi­one è quanto mai incerto. I sondaggi le attribuiva­no fra il 61% (Ssr) e il 71% (Tamedia/‘20 Minuten’) delle preferenze nella prima metà di gennaio. Il sostegno è destinato a erodersi nelle prossime settimane, come quasi sempre succede. La domanda è: calerà abbastanza da far cozzare l’iniziativa contro lo scoglio della maggioranz­a dei cantoni? Thomas Schaub, dell’Università di Berna, ha detto al ‘Tages-Anzeiger’ che è a partire da una soglia del 56% di sì che un fallimento di un’iniziativa popolare sul piano della maggioranz­a dei cantoni (come successo nel 2020 a quella sulle multinazio­nali) diventa molto improbabil­e. Dati per persi i cantoni conservato­ri della Svizzera centrale e orientale, secondo il politologo alla fine decisivi potrebbero essere, nel caso della 13esima Avs, ‘swing States’ (Stati in bilico, o altalenant­i) come Soletta, Basilea Campagna, Argovia, Glarona o Sciaffusa. La partita dovrebbe giocarsi su pochi voti di differenza, insomma. Per questo ogni presa di posizione assume particolar­e rilevanza. Stavolta, però, le raccomanda­zioni di voto sono meno cristallin­e del solito. L’ultimo esempio è alliance F. Riunite in assemblea straordina­ria a Berna, sabato le delegate dell’Alleanza delle società femminili svizzere hanno deciso di raccomanda­re il ‘sì’ alla 13esima mensilità Avs (respingend­o peraltro l’iniziativa dei Giovani liberali sull’aumento dell’età di pensioname­nto). Lo hanno fatto di strettissi­ma misura (32 voti a favore, 28 contrari e 8 astensioni). Pochi giorni dopo l’annuncio delle Donne del Centro e di quelle del Plr di voler fondare un comitato contrario alla 13esima Avs.

Argomenti a confronto

Due anni fa alliance F aveva lasciato libertà di voto sulla riforma Avs21, comprensiv­a dell’aumento a 65 anni dell’età di pensioname­nto delle donne. E c’è mancato poco che anche sabato finisse pari e patta. In “un dibattito differenzi­ato ed esteso”, la consiglier­a nazionale Min Li Marti (Ps/Zh) ha argomentat­o che la rendita supplement­are Avs è particolar­mente importante per le donne. Una donna su cinque è colpita dalla povertà in età avanzata e la metà delle pensionate può contare solamente sull’Avs. Dal canto suo, l’argoviese Christina Bachmann-Roth, presidente della sezione femminile del Centro, ha sostenuto che la 13esima Avs “non è mirata” e pertanto non aiuta a risolvere le preoccupaz­ioni delle donne. A beneficiar­ne maggiormen­te – a suo parere – sarebbero i pensionati che già ricevono rendite massime, cioè più spesso gli uomini.

Non sono solo le donne a non potersi esprimere con voce univoca sulla questione. Se tra i partiti finora sono poche le voci più o meno dissonanti (la sezione ginevrina dell’Udc che ha raccomanda­to il sì, quelle ticinese e del Basso Vallese che hanno optato per la libertà di voto, così come il Plr giurassian­o), lo stesso non si può dire per il settore agricolo (l’Unione svizzera dei contadini è contraria, l’Associazio­ne dei piccoli contadini favorevole).

Il silenzio di Pro Senectute

Anche tra le organizzaz­ioni che rappresent­ano gli anziani non c’è unanimità di vedute. L’Associazio­ne per vecchi, invalidi, vedove e orfani (Avivo) ritiene la 13esima Avs indispensa­bile per garantire una vecchiaia dignitosa. Invece l’Associazio­ne svizzera degli anziani (Asa) giudica inaccettab­ile che le giovani generazion­i debbano pagare per gli anziani. Pro Senectute, per non sbagliare, non si esprime. Due anni fa la principale organizzaz­ione del settore aveva raccomanda­to il sì ad Avs21. Adesso i suoi responsabi­li hanno fatto sapere al ‘Blick’ che né la sua presidente, la ex consiglier­a federale Evelyne WidmerSchl­umpf, né altri suoi rappresent­anti prenderann­o posizione sulla 13esima Avs. Pro Senectute auspica comunque “un’ampia discussion­e sul futuro della previdenza per la vecchiaia”.

 ?? KEYSTONE ?? Non sono unanimi nemmeno le organizzaz­ioni che difendono gli interessi dei pensionati
KEYSTONE Non sono unanimi nemmeno le organizzaz­ioni che difendono gli interessi dei pensionati

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland