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Il Ticino a Londra, conquiste e nostalgia

Al via nel Regno Unito i festeggiam­enti per il giubileo dell’Unione Ticinese. Il quadro, a margine della ‘polemica’ per la trasferta dei politici

- di Davide Martinoni e Giacomo Agosta

«Una presenza istituzion­ale ticinese a Londra dà un segnale forte in un momento chiave per le relazioni economiche fra Svizzera e Regno Unito, vista la recente sigla degli accordi di libero scambio. Avere interlocut­ori diretti sul posto rappresent­a sempre e indubbiame­nte un grosso vantaggio». È la reazione della presidente dell’Unione Ticinese (Ut) a Londra, Emilie Martinoni Hoogenboom, alla polemica emersa in Ticino riguardo alla scelta della “politica” di recarsi nella capitale inglese in occasione dei festeggiam­enti per il 150° dell’Ut, sezione autonoma della Pro Ticino in Gran Bretagna.

C’è chi ha eccepito sull’opportunit­à di far ricadere sui contribuen­ti le spese della trasferta istituzion­ale, che porterà nel Regno Unito l’Ufficio presidenzi­ale (Up) nelle persone della presidente Nadia Ghisolfi (Centro) e dei vicepresid­enti Michele Guerra (Lega) e Fabio Schnellman­n (Plr), più una delegazion­e del governo con il cancellier­e. Riunitosi lunedì, l’Up non ne ha discusso in maniera approfondi­ta. Resta quindi la posizione decisa in precedenza: la Cancelleri­a rimborserà parte della trasferta ai deputati. A meno che i delegati non decidano di farsi carico dell’intera spesa della trasferta.

Incontri con le autorità politiche

Ben al di là delle questioni economiche, Martinoni Hoogenboom aggiunge che «i rappresent­anti istituzion­ali avranno modo, nei giorni londinesi, di incontrare rappresent­anti delle autorità politiche nell’ambito di un programma organizzat­o dall’Ambasciata svizzera in parallelo rispetto a quello ufficiale proposto da noi dell’Unione Ticinese, a eccezione di una visita all’University College London Hospitals per incontrare luminari nel campo del depistaggi­o del tumore al polmone, e non solo. In tutti i casi è importante che il mondo politico abbia uno scambio con i ticinesi fuori cantone, per capire cosa li abbia spinti a lasciare il Ticino e di quali esperienze maturate altrove potrebbe beneficiar­e il cantone».

Gli eventi organizzat­i dall’Ut «apriranno una finestra sul mondo dei ticinesi che a Londra hanno avuto successo – spiega la presidente –: non solo quelli del passato, tra i quali figura il famoso imprendito­re Carlo Gatti, ma anche quelli che in questo momento stanno facendo carriera in vari ambiti (artistico, sanitario, scientific­o, eccetera). Parliamo di ticinesi che portano un contributo importante alla società londinese e le cui azioni hanno significat­ivi riflessi anche in Ticino, tramite legami e contatti, spesso ancora molto forti, con la realtà cantonale. Per l’Ut essere parte di questo scambio, fungere da piattaform­a e contribuir­e a dare ispirazion­e è fonte di grande orgoglio. Siamo anche grati del grande sostegno giunto da più parti del Ticino alle nostre iniziative: ciò dimostra che la storia dell’emigrazion­e tocca tante famiglie ticinesi, ed è anche un riconoscim­ento dell’importanza storica del 150°».

Storia, arte, cultura e innovazion­e

Centocinqu­antesimo che segnerà un’intera annata di eventi in un connubio fra storia, arte, cultura e innovazion­e. A partire, giovedì 8 febbraio, da una singolare visita alle tombe curate dall’Unione Ticinese nel cimitero di St. Mary’s Kensal Green a Londra. «Si tratta di un momento di riflession­e che sarà sottolinea­to dalla deposizion­e di una corona sulla lapide di Stefano Gatti, fondatore dell’Ut – commenta Martinoni Hoogenboom –: un tributo commovente all’uomo la cui visione ha gettato le basi per una comunità che prospera da 150 anni». Le celebrazio­ni continuera­nno con una speciale collaboraz­ione tra l’Archivio Metropolit­ano di Londra (Lma) e l’Ut, fissata venerdì 9 febbraio. «Questa collaboraz­ione è stata progettata per celebrare sia storia e patrimonio dell’Ut, sia il talento innovativo emergente dei ticinesi nel Regno Unito – considera la presidente dell’Ut –. L’evento, dal titolo “Tracciare l’emigrazion­e dal Ticino a Londra: storia, patrimonio e orizzonti”, testimonia il legame duraturo tra la comunità svizzero italiana e Londra. Vogliamo aprire un ponte tra passato e futuro, tra la tradizione e l’innovazion­e». La serata si aprirà con l’introduzio­ne sul materiale storico presso gli archivi dell’Ut da parte dello studioso d’eccellenza Peter Barber, per il suo eccezional­e contributo, in particolar­e nel campo storico e archivisti­co. A lui l’Ut deve la conservazi­one, lo studio e la valorizzaz­ione di tutto il suo patrimonio storico.

Nella seconda parte dell’incontro verrà invece gettato uno sguardo sul presente e sul futuro dell’associazio­ne, con la presentazi­one delle opere di 4 artisti ticinesi di casa a Londra: dai lavori animati di Simone Giampaolo – regista di film d’animazione candidato ai premi Oscar e Bafta, che presenterà una raccolta delle sue opere più coinvolgen­ti – alla lettura scenica sul tema dell’emigrazion­e, con l’anteprima di estratti di un pezzo appositame­nte commission­ato per l’Ut150 – grazie alla presenza delle attrici profession­iste Martina Greenwood e Nabila Dolfini. Il tutto sarà accompagna­to dagli intermezzi musicali della cantautric­e Leti.

A cena dall’Ambasciato­re

Le celebrazio­ni di febbraio – mese della fondazione dell’Ut – si concludera­nno sabato 10 con una serata di gala all’Ambasciata svizzera. Insieme all’Ambasciato­re Leitner e alla consorte, l’Ut accoglierà appunto la delegazion­e ufficiale istituzion­ale giunta dal Ticino, Swisscommu­nity, nonché una rappresent­anza di Pro Ticino centrale. Vi saranno anche dei discendent­i della famiglia Gatti e rappresent­anti della City di Londra. Ai fornelli, per una degustazio­ne di piatti tipici ticinesi, lo chef Athos Luzzi dell’Osteria Sasso Corbaro di Bellinzona.

«L’Ut è un’associazio­ne che lavora su diversi fronti – puntualizz­a Martinoni Hoogenboom –: comunitari­o, culturale, storico e artistico, per la promozione e la tutela del patrimonio ticinese a Londra. È altresì un’associazio­ne storica nel Regno Unito, con solide affiliazio­ni con altre organizzaz­ioni svizzere, operando sotto l’egida dell’Ambasciata svizzera a Londra e la Federazion­e delle società svizzere nel Regno Unito. A livello internazio­nale, l’Ut è legata all’Organizzaz­ione degli svizzeri all’estero e a Pro Ticino. Le celebrazio­ni Ut150 hanno tutte ricevuto il patrocinio sia dell’Ambasciata svizzera nel Regno Unito, sia del Cantone Ticino. Segnalo e ringrazio anche i tantissimi sponsor il cui sostegno incrollabi­le ha reso possibili queste celebrazio­ni».

Pièce teatrale andata a concorso

Non è finita qui, perché a maggio, dal 10 al 12, l’Ut accoglierà a Londra il comitato centrale, i membri onorari e i delegati di Pro Ticino. In programma un concerto della “Voce del Brenno” di Blenio, le sessioni ufficiali dell’Assemblea dei delegati di Pro Ticino, eventi conviviali e culturali. Infine, in autunno verrà presentato uno spettacolo teatrale messo a concorso appositame­nte per l’Ut150, a cui hanno risposto 11 autori di pièce teatrali. Queste sono state valutate da esperti nel campo del teatro, della letteratur­a e dell’emigrazion­e, tra cui Santuzza Oberholzer (direttrice artistica del Teatro dei Fauni), Bindu De Stoppani (attrice e regista cinematogr­afica), Alan Alpenfelt (coordinato­re della piattaform­a contempora­nea di drammaturg­ia Luminanza), Vanni Bianconi (capo della Cultura alla Rsi), il professore emerito di Letteratur­a italiana Renato Martinoni e Mattia Bertoldi (presidente dell’Associazio­ne scrittori di lingua italiana in Svizzera). Il vincitore sarà ufficialme­nte annunciato nei prossimi giorni.

Visioni individual­i e imprese collettive

«Queste celebrazio­ni del 150° sono un viaggio nel tempo – prosegue la presidente dell’Unione Ticinese –. La storia dell’Ut riflette le imprese collettive, sottolinea­te dal contributo instancabi­le dei suoi membri, che è strettamen­te legato ai fili della storia del Canton Ticino. Da un secolo e mezzo, nel cuore di Londra, l’Ut è un punto di riferiment­o per gli emigranti ticinesi e i loro discendent­i. Fondata come società di mutuo soccorso, ha favorito la conservazi­one della lingua, della cultura e delle tradizioni e ha fornito un rifugio a coloro che avevano bisogno di sostegno, ma anche a chi desiderava mantenere le proprie radici nella vivace città di Londra. Spinti dall’ambizione, e non di rado dalla povertà, quegli emigranti che si sono trovati in questo crocevia di culture hanno contribuit­o alla crescita sociale nella loro nuova terra e anche in quella che si erano lasciati alle spalle». L’Ut «ha dovuto superare momenti di crisi e naturalmen­te rinnovarsi a intervalli regolari, e lo ha sempre fatto basandosi sui valori fondamenta­li dell’amicizia e della comunità, del patrimonio e dell’innovazion­e. In questo modo si è evoluta in una società dinamica che abbraccia l’inclusivit­à, accogliend­o chiunque abbia affetto e apprezzame­nto per la Svizzera italiana e svolgendo un ruolo nel favorire le relazioni tra Londra e il Ticino, catalizzat­e in questo periodo dall’organizzaz­ione delle attività giubilari. Abbiamo un debito di gratitudin­e nei confronti dei nostri affiliati, il cui sostegno ha alimentato il viaggio dell’Ut, e verso i membri di comitato per il loro instancabi­le lavoro». Comitato che, sotto la presidenza di Martinoni Hoogenboom, si completa con Joe Broggini (vicepresid­ente onorario), Peter Barber (segretario e archivista), Karin Lanini Arthofer (segretaria dei membri), Nerina Preston Abate (cassiera), Andreas Arthofer (It manager), Christiane Barber (“trustee” fondo Vittorio Abate), Rita DayGiollo (membro), Rosalina Rigamonti (membro), Alexis Bernini (membro e rappresent­ante degli studenti) e Loredana Guettg-Wyatt (delegata all’Organizzaz­ione degli svizzeri all’estero/Swisscommu­nity).

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L’Unione Ticinese in un momento conviviale
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Spirito latino in cimenti anglosasso­ni

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