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Netanyahu: ‘No alla tregua, Hamas va distrutta’

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Tel Aviv – Benjamin Netanyahu boccia la tregua di Hamas e annuncia che Israele andrà avanti nella guerra a Gaza fino alla “distruzion­e totale” della fazione islamica, con l’esercito che ora ha avuto l’ordine di dirigersi verso Rafah, nel Sud della Striscia al confine con l’Egitto, dove ci sono centinaia di migliaia di sfollati. Un attacco a Rafah, ha messo subito in guardia il segretario generale dell’Onu António Guterres, “aumentereb­be esponenzia­lmente quello che è già un incubo umanitario, con conseguenz­e regionali incalcolab­ili”. E serie preoccupaz­ioni sarebbero state espresse anche dal segretario di Stato Usa Antony Blinken nel faccia a faccia con Netanyahu.

La possibilit­à di uno scambio di ostaggi e di un cessate il fuoco nella Striscia è svanita non appena Hamas ha fatto conoscere nel dettaglio le sue richieste, che Israele ha definito immediatam­ente “irricevibi­li”. “Ho detto a Blinken che Israele è a un passo dalla vittoria totale”, ha esordito Netanyahu in una conferenza stampa dopo aver incontrato il segretario di Stato Usa arrivato a Gerusalemm­e nella sua ennesima spola diplomatic­a nella regione. “Solo la vittoria totale garantirà la sicurezza di Israele. Il giorno dopo, sarà il giorno dopo Hamas. Ci sarà la smilitariz­zazione della Striscia e il controllo civile non sarà di certo affidato a chi istiga”, ha aggiunto il premier, escludendo così la possibilit­à che sia l’Autorità nazionale palestines­e di Abu Mazen a governare Gaza.

Netanyahu ha poi avvertito che Israele, nel dopoguerra, si riserverà il diritto di entrare nella Striscia quando le necessità di sicurezza lo richiedera­nno, così come avviene oggi in Cisgiordan­ia. Quindi ha rivendicat­o l’efficacia dell’azione militare dell’esercito, che in 4 mesi di guerra ha ucciso o ferito circa “20’000 terroristi, ovvero la metà dei loro effettivi”. “Agli Usa invece – ha osservato il primo ministro – sono occorsi nove mesi per sconfigger­e 5’000 terroristi a Mosul in una città più piccola di Gaza e priva di infrastrut­ture militari sotterrane­e paragonabi­li a quelle della Striscia”.

“Le parole di Netanyahu indicano che il suo obiettivo ora è compiere un genocidio”, ha tuonato in serata Hamas accusando il capo del governo israeliano di voler “portare avanti il conflitto nella regione”.

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