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‘La perequazio­ne penalizza troppo il Ticino, è ingiusta’

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La deputazion­e ticinese alle Camere federali ha incontrato ieri mattina il Consiglio di Stato. Lo ha fatto in vista della sessione primaveril­e che inizierà il 26 febbraio. Tre i temi ‘caldi’ discussi durante l’incontro: perequazio­ne intercanto­nale, migrazione e trasporti. Un tema, quello della perequazio­ne, citato più volte lunedì e martedì durante le sedute di Gran Consiglio a proposito di Preventivo e finanze pubbliche. Con l’attuale sistema di ripartizio­ne dei contributi – dati dai Cantoni benestanti a quelli economicam­ente più in difficoltà – il Ticino risulta infatti pesantemen­te sfavorito. «Al nostro Cantone vanno circa 80 milioni di franchi. Il Vallese, ad esempio, ne riceve più di 800. C’è una disparità evidente», afferma il democentri­sta Piero Marchesi, neopreside­nte della deputazion­e ticinese alle Camere federali.

‘Porteremo proposte attraverso due canali’

Sulla stessa lunghezza Raffaele De Rosa, presidente del Consiglio di Stato: «Siamo fortemente penalizzat­i. Vogliamo che la situazione cambi e porteremo delle proposte». Deputazion­e e governo hanno intenzione di agire attraverso due canali: «Il primo, la revisione delle leggi che sono alla base dei meccanismi di calcolo della perequazio­ne. Il secondo, più legato alla ‘Realpoliti­k’ e alla ricerca di un consenso con i colleghi degli altri cantoni. Non sarà un percorso facile visto che la maggior parte dei Cantoni è contenta della situazione attuale, mentre noi e pochi altri siamo fortemente scontenti». Questo senza dimenticar­e i prospettat­i risparmi annunciati dalla Confederaz­ione. «Ci preoccupan­o – commenta De Rosa –. C’è infatti il rischio che alcuni oneri vengano riversati sui Cantoni, portando quindi un ulteriore peso sui conti ticinesi». Capitolo migrazione. «Il 20 febbraio il neoconsigl­iere federale Beat Jans arriverà in Ticino», riprende Marchesi. «Ci aspettiamo delle risposte ai temi sollevati nei precedenti mesi. È vero che rispetto all’ultima visita è cambiato il capo del Dipartimen­to federale giustizia e polizia con l’arrivo di Jans al posto di Baume-Schneider – riconosce Marchesi –, ma questo non vuol dire che il dossier si sia fermato». Recentemen­te la deputazion­e ha anche visitato il cantiere per il ripristino del tunnel di base di AlpTransit. «Abbiamo avuto rassicuraz­ione che la tabella di marcia sarà rispettata e che a breve ci sarà un aumento del numero di treni passeggeri che torneranno a circolare attraverso la galleria di base».

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