laRegione

Senza ‘blackface’ si snatura la tradizione

-

La scelta della Fondazione delle Procession­i Storiche della Settimana Santa di Mendrisio ha già fatto sussultare la politica locale. La rinuncia ad annerire il volto degli otto figuranti che vestono i panni dei ‘mori’ nella sfilata del Giovedì Santo, ieri ha fatto reagire di slancio la Lega dei ticinesi. Che ha subito indirizzat­o una interrogaz­ione al Municipio della città. I consiglier­i comunali Simona Rossini e Massimi

liano Robbiani hanno chiarito che la decisione li “offende come cittadini e come leghisti, legati alle nostre tradizioni e alle nostre usanze”. I due esponenti mettono in discussion­e le ragioni all’origine di questo passo. Eppure le Procession­i, ricordano, sono “diventate Patrimonio dell’Unesco nonostante il tanto famigerato blackface”.

Per Rossini e Robbiani, “ancora una volta andiamo a snaturare una nostra tradizione per accontenta­re un filone di politicame­nte corretto che nulla ha a che vedere con le narrazioni religiose che celebriamo in questo caso durante il periodo pasquale”. L’impression­e è che quel trucco facciale non possa turbare qualcuno o dimostrare, si annota nell’interrogaz­ione, “poco rispetto per le sensibilit­à o che implichi mancanza di pari opportunit­à e di inclusivit­à. Anzi, siamo convinti che questa modifica discrimini noi cittadini di Mendrisio (e non solo), che ogni anno siamo presenti e manteniamo viva questa bellissima tradizione”. Insomma, concludono, “le Procession­i Storiche sono una rappresent­azione teatrale”.

Quattro le domande rivolte all’esecutivo. Innanzitut­to, il Municipio è a conoscenza di questa decisione? Ed è favorevole a cambiare questa tradizione? Infine, se la risposta è positiva, “acconsente a snaturare questa tradizione in favore del politicame­nte corretto?”. In caso contrario, “intende intervenir­e con la Fondazione per cambiare questa scellerata decisione?”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland