laRegione

Una petizione e un reclamo contro i parcheggi temporanei

Prima l’interpella­nza, ora la mobilitazi­one dei cittadini

- di Dino Stevanovic

Continua a far discutere il cantiere al parco di Cortivallo, dove stanno sorgendo una novantina di parcheggi temporanei. Il tema è già diventato politico, in quanto un’interpella­nza interparti­tica – primo firmatario il socialista Raoul Ghisletta – è stata inviata al Municipio per fare lumi sulla vicenda. Ma quanto sta accadendo a Besso allarma non solo i consiglier­i comunali, ma anche e forse soprattutt­o i cittadini. Pochi giorni fa è stata infatti avviata una raccolta di firme, con sostanzial­mente lo stesso scopo: capire costa sta succedendo.

‘Stupore, rammarico, preoccupaz­ione’

“Da circa una settimana – si legge – assistiamo con notevole stupore, rammarico e preoccupaz­ione ai lavori di massiccio smottament­o di terreno, riduzione dell’area verde e di quella destinata al parco giochi e probabile cementific­azione”. A fronte di questo cantiere, “non abbiamo rinvenuto alcun cartello o bacheca all’interno della quale poter verificare quale soggetto, privato o pubblico, abbia ordinato i lavori, se è legittimat­o a farlo e sulla base di quale provvedime­nto amministra­tivo stia depauperan­do l’area a oggi destinata alla socializza­zione di genitori, bambini, anziani né tantomeno risulta identifica­to lo scopo e la motivazion­e dei lavori”. Tanta confusione e molti interrogat­ivi, che hanno portato dunque a raccoglier­e le adesioni per rivolgersi a Palazzo civico. Per chiedere cosa?

“Non sappiamo quali strutture verranno costruite a scapito dello spazio verde, per cui non possiamo valutare quale interesse collettivo sia più o meno importante in modo da appoggiare, seppur solo moralmente, la scelta di chi ha imposto questi invasivi lavori – la premessa –. Possiamo solo evidenziar­e che i parcheggi destinati a una clinica forse non li giustifica­no, almeno da un punto di vista morale, sociale e di pubblica economia”. Non solo: “Possiamo pretendere, in quanto collettivi­tà di quartiere, di veder a che titolo, sulla base di quale autorizzaz­ione o provvedime­nto di concession­e si è deciso di iniziare questi lavori, chi è il privato o l’ente/istituzion­e responsabi­le dei lavori, la durata e l’entità anche economica degli stessi, la loro finalità. Possiamo inoltre richiedere, qualora non siano rispettate le norme in materia, di bloccare i lavori ripristina­ndo lo stato dei luoghi”.

Moncucco: ‘Posteggi chiesti regolarmen­te’

Queste le richieste, che si basano evidenteme­nte su una scarsa conoscenza di quanto sta accadendo. Intanto, bisogna precisare che il terreno in questione appartiene alla Diocesi ma è di fatto gestito dalla Moncucco Sa grazie a un diritto di superficie. Su una parte del terreno è presente un parco giochi, recentemen­te ristruttur­ato dalla Città, realizzato grazie a una convenzion­e con il Comune. Il resto dell’area verde è a disposizio­ne del pubblico, ma è di proprietà privata. Come ci ricorda anche il direttore della clinica Moncucco Christian Camponovo. «C’era stata a suo tempo la pubblicazi­one della domanda di costruzion­e e la licenza edilizia è stata ottenuta un paio d’anni fa, e prevede l’inizio dei lavori per l’edificazio­ne di un autosilo interrato e del sovrastant­e stabile amministra­tivo. Questo presuppone la chiusura della quasi totalità dei parcheggi attualment­e in uso dalla clinica e nell’ambito della procedura era stata chiesta la possibilit­à di realizzare dei parcheggi provvisori al centro San Carlo. Questi lavori al parco sono dunque preparator­i a questo cantiere principale, che prenderà avvio nelle prossime settimane».

Tuttavia, da nostre informazio­ni c’è chi contesta che i parcheggi siano effettivam­ente stato oggetto della licenza. Sembrerebb­e anzi che questi sarebbero stati inseriti in una successiva procedura di notifica, quindi senza passare da una pubblicazi­one e dal Municipio. Iter che non è vietato dalla legge, ma l’opportunit­à di farlo visto il tema in oggetto suscita dei dubbi. Al punto tale che dei privati hanno presentato reclamo ufficiale al Municipio, chiedendo l’annullamen­to della decisione. Nell’attesa di scoprire come si muoverà il Municipio, Camponovo rassicura: «I parcheggi saranno smantellat­i alla fine del cantiere e tornerà la situazione antecedent­e. Questo è quel che possiamo dire allo stato attuale».

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Il direttore della clinica rassicura. Ma c’è chi ricorre alle vie legali col Municipio

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