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Durante Midnight ‘prontament­e gestiti due litigi fra giovani’

Dopo l’interpella­nza, la coordinatr­ice di IdéeSport spiega

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In attesa che il Municipio di Riviera risponda all’interpella­nza di due consiglier­i comunali, cui abbiamo dato spazio nell’articolo apparso ieri e intitolato “Cosa succede ai Midnight? ‘ Violenza, alcol, droghe’”, oggi in una nota alla redazione la coordinatr­ice di IdéeSport Svizzera italiana prende posizione su quanto realmente accaduto durante le serate organizzat­e il sabato nella palestra della Scuola media di Lodrino, dove mediamente si riunisce una settantina di ragazzi fra i 12 e i 17 anni. Raffaella

Solari specifica che «durante la stagione 2023-24 vi sono stati in ottobre e gennaio due litigi tra partecipan­ti, episodi prontament­e gestiti dal team che opera in palestra e successiva­mente da me avvalendom­i anche della collaboraz­ione dei competenti servizi della Polizia cantonale». Pur comprenden­do che questi fatti abbiano generato preoccupaz­ione, aggiunge di aver appreso «con dispiacere» che abbiano indotto a presentare un’interpella­nza. Francesco Genini (Lega/Udc/Ind.) e Gregorio Genini (Centro) chiedono conferme riguardo a, citiamo, “violenze verbali e fisiche, consumo di tabacco, alcol e droghe, furti e atti di vandalismo”. Termini che secondo la coordinatr­ice «non riflettono la natura isolata di questi episodi negativi, dato che durante la stragrande maggioranz­a delle serate non si riscontran­o problemi e i giovani si comportano in modo ineccepibi­le». IdéeSport gestisce in Ticino venti progetti MidnightSp­orts con quasi 500 serate annue e oltre 29’000 partecipaz­ioni. Gli interventi delle forze dell’ordine «sono rari e nella maggior parte dei casi hanno natura preventiva e dissuasiva». Come Fondazione IdéeSport «affrontiam­o con serietà qualsiasi situazione critica si presenti, inclusi i contrasti tra i partecipan­ti e il consumo di sostanze che creano dipendenza». Inoltre «ci impegniamo attivament­e nella prevenzion­e di comportame­nti a rischio tra i giovani, collaboran­do con altri enti attivi nel settore giovanile». Obiettivo primario «è garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i partecipan­ti». Tornando ai due episodi di Lodrino, aggiunge Raffaella Solari, «il team, composto da giovani tra i 14 e i 17 anni merita riconoscim­ento per la prontezza e l’impegno dimostrato nel gestire le situazioni». Che ne è stato, chiediamo, dei responsabi­li dei litigi? «Sono stati ascoltati nella sede opportuna e si è deciso di non impedire loro di partecipar­e nuovamente alle serate». È sotto gli occhi di tutti, conclude la coordinatr­ice, «che i giovani stanno affrontand­o un momento di accresciut­o disagio, il quale può portare a episodi spiacevoli e comportame­nti a rischio più frequentem­ente che in passato». Perciò IdéeSport ritiene «ancora più importante l’esistenza di punti di ritrovo per i giovani, che forniscano loro un contesto in cui potersi divertire in modo rispettoso e nei quali si possa effettuare un lavoro di prevenzion­e».

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TI-PRESS ‘I termini usati non riflettono la realtà dei fatti’

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