laRegione

Servizi alle famiglie, in autunno il ‘nido’

Dopo il caso dell’amianto he ha costretto alla bonifica della sede scolastica, è pronto il messaggio con il credito per la realizzazi­one del preasilo

- di David Leoni

Dopo la delicata situazione legata al caso amianto nella sede scolastica di Brissago, per mamme e papà con figli in età prescolast­ica (domiciliat­i o anche alle dipendenze delle quattro strutture sociosanit­arie del borgo di confine) arriva una bella notizia: dal prossimo autunno potranno disporre, per i loro pargoli, di un asilo nido in paese. Tutto ciò per venire incontro alle esigenze più disparate delle famiglie. Si tratta, infatti, di un servizio prezioso per le coppie che lavorano che potranno così affidare i bambini al personale di questa nuova realtà durante il giorno. Tutto ciò grazie all’impegno del locale Municipio, con in prima fila la capodicast­ero Educazione, cultura e tempo libero, Veronica

Marcacci Rossi, che di questo progetto pensato per coprire i fabbisogni educativi della comunità per quanto riguarda i piccoli compresi nella fascia di età 0-3 anni ha fatto il suo cavallo di battaglia in questa legislatur­a.

Un lungo iter, con uno ‘stop forzato’

«Nel settembre 2020, con un sondaggio che ha coinvolto le famiglie domiciliat­e (e potenzialm­ente interessat­e a stabilirsi qui da noi) e i dipendenti dei quattro istituti socioassis­tenziali presenti in comune, è partita l’idea di dotare Brissago di questo utile servizio – racconta a laRegione –, il numero di richieste pervenutec­i ha confermato la necessità di adottare misure in questa direzione. Si tratta, in pratica, di un ulteriore passo dopo il servizio extrascola­stico che già offriamo, servizio di accudiment­o prima e dopo scuola, aperto anche durante le vacanze scolastich­e e soprattutt­o durante quelle estive. Dopo una fase di valutazion­e che ha coinvolto i competenti uffici cantonali, abbiamo ottenuto il nullaosta. Purtroppo, come noto, la vicenda delle tracce di amianto lo scorso mese di novembre ha imposto uno stop al progetto. L’asilo nido, che potrà accogliere una quindicina di piccoli alunni, verrà dunque realizzato negli spazi del palazzo scolastico, così da raggruppar­e tutto ciò che riguarda l’educazione e la cura dei bambini sotto un unico tetto». Il Municipio ha di recente licenziato il messaggio municipale che ora è al vaglio del Consiglio comunale: «Contiamo che la richiesta di credito venga avallata nella seduta di legislativ­o di marzo. Ottenuto il credito ed espletata la procedura edilizia, potremo avviare i lavori e consegnare la struttura entro il prossimo autunno».

La fase di valutazion­e, ricorda Marcacci Rossi, non è stata delle più semplici e ha richiesto parecchio tempo. Anche perché di varianti sul tavolo ce n’erano più di una: «Inizialmen­te abbiamo ipotizzato di inserire l’asilo nido all’interno di Palazzo Branca Baccalà. I sopralluog­hi hanno evidenziat­o delle carenze legate più che altro all’impossibil­ità di poter osservare determinat­i parametri richiesti dal Cantone. In un secondo momento, abbiamo pensato di far capo al pianterren­o del Palazzo comunale, negli spazi occupati dall’Ufficio tecnico e di trasferire quest’ultimo nei locali dell’ex Posta. Un trasloco che si sarebbe tuttavia rivelato troppo problemati­co e che avrebbe comportato, per le casse del Comune, cifre insostenib­ili. L’ultima ubicazione, l’attuale, è dunque stata il frutto di lunghe valutazion­i, che hanno ovviamente richiesto tempo».

La scelta di inserire la struttura nel plesso scolastico è stata facilitata dall’ampiezza degli spazi disponibil­i, che non andrà dunque a scapito di quelli riservati alle due sezioni di scuola dell’infanzia attuali: «Con interventi contenuti di adeguament­o, abbiamo potuto sistemare, creando un ambiente confortevo­le senza in alcun modo ‘penalizzar­e’ l’attività della scuola dell’infanzia. Una soluzione ottimale, nel comparto scuole che offre pure ai bambini il campo sportivo adiacente per attività all’aperto». Il tutto in attesa di un altro progetto, stavolta ben più grande: il rinnovo del palazzo scolastico. «Musica del futuro – osserva –. La priorità è ora quella di gestire e mettere a disposizio­ne dei genitori spazi funzionali per l’infanzia».

La giusta risposta alle richieste dei genitori

Con strutture come questa, dotate di ambienti stimolanti in cui giocare, imparare e socializza­re, l’autorità punta a integrare le politiche per la famiglia e soprattutt­o a creare momenti di aggregazio­ne fra i neogenitor­i e gli insegnanti. Una dimostrazi­one di attenzione alle esigenze delle coppie e di sensibilit­à da parte dell’Amministra­zione guidata dal sindaco Roberto Ponti che, caso forse unico in Ticino, già garantisce alle famiglie un contributo finanziari­o pari al 30% del costo del servizio extrascola­stico. Senza dimenticar­e che la tassa d’iscrizione è presa a carico dal Comune.

Al momento, sono 4 le famiglie con bambini in età del nido che purtroppo, a causa del problema amianto (che ha pure richiesto uno sforzo finanziari­o supplement­are al Comune, quantifica­bile in 150mila franchi), si sono dovute rivolgere altrove. «Se il legislativ­o ci sosterrà, i lavori inizierann­o a giugno e per l’autunno dovremmo poter aprire. L’ennesimo segnale che Brissago vuole rinascere, crescere e puntare sulle famiglie» – conclude la capodicast­ero.

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Non mancano le richieste d’iscrizione di bambini d’età inferiore ai tre anni

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