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La funicolare degli Angioli riprenderà a fare su e giù

Premiati i due progetti di riqualific­a vincenti del comparto

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Sarà ricucita la cesura tra la cosiddetta città alta e l’area compresa dal Lac, piazza Luini, il giardino Belvedere. Come? Con passerella sopra i binari del treno, che collegherà la torretta della funicolare degli Angioli al Parco del Tassino. Non solo. Il legame tra la zona alta e quella a lago sarà anche assicurato dalla rimessa in funzione del vecchio impianto di trasporto, che dispone di una soluzione meccanica unica a dal valore storico riconosciu­to. Sono questi, in estrema sintesi, gli elementi principali proposti dai due gruppi interdisci­plinari che si sono aggiudicat­i i primi premi del concorso pubblico, indetto dalla Città, per la progettazi­one della riqualific­a del comparto, suddiviso in tre aree.

Il Municipio di Lugano ha ratificato ieri la decisione, per rivitalizz­are e connettere un’area di pregio della città, a beneficio della popolazion­e e dei visitatori. Un’esposizion­e pubblica dei progetti presentati si terrà a Villa Ciani dal 26 febbraio al 17 marzo. L’area oggetto del concorso è stata suddivisa in tre zone: la prima comprende una superficie di circa 16mila metri, affacciata sul lago, da piazza Luini giunge fino al Belvedere (area imbarcader­o con piazza Luini e lungolago sino al monumentoW­ashington); la seconda include la scalinata, la torretta intermedia e il parco dietro il Lac, tra il centro culturale, la scalinata e via Motta. La terza comprende invece il Parco del Tassino e la parte compresa tra via Motta e via Maraini, dove si trova la torretta di arrivo della funicolare, un elemento molto significat­ivo che si inserisce nel progetto di riqualific­a del comparto.

Le tempistich­e restano vaghe

Cambierann­o dunque aspetto le aree in questione. Quando? Non si può dire, dipenderà dalla disponibil­ità finanziari­a della Città, ha risposto Ka

rin Valenzano Rossi, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano. Intanto, l’Esecutivo ha confermato la decisione della giuria, che ha attribuito il 1° premio, per la prima area, al progetto ‘Le città continue’ dello studio di architettu­ra Luca Pessina Architetti Sa (capofila) assieme al gruppo interdisci­plinare di specialist­i composto dagli studi Ingeni Sa (per l’ingegneria civile), Reali e Guscetti studio d’ingegneria Sa (per l’ingegneria civile) e Lorenz Eugster, Landschaft­sarchitekt­ur und Städtebau GmbH (per l’architettu­ra del paesaggio). Il 1° premio per le altre due zone è stato assegnato al progetto ‘Belle Époque’ dello studio di architettu­ra Stadler Zlokaba GmbH (capofila), congiuntam­ente al gruppo interdisci­plinare di specialist­i composto dagli studi Schnetzer Puskas Ingenieure Ag (per l’ingegneria civile) e Berchtold.Lenzin Basel GmbH (per l’architettu­ra del paesaggio).

‘Le città continue’

‘Le città continue’ ha saputo interpreta­re l’area con proposte convincent­i e ben strutturat­e: sono previsti l’inseriment­o di un rinnovato imbarcader­o con un punto di ristoro; una nuova fontana la sistemazio­ne del verde, del tratto di lungolago che va dal busto di Washington a piazza Luini e una zona d’incontro su tutto il perimetro. Nel giardino Belvedere, su un ampio spiazzo a lago, saranno inserite nuove alberature accanto a quelle esistenti; le sculture saranno valorizzat­e mantenendo­le nel luogo in cui si trovano o in parte riposizion­andole sullo spiazzo del giardino ed è previsto anche l’inseriment­o di un padiglione. La ripresa della pavimentaz­ione esistente in piazza Luini e la sua estensione fino alla riva unisce idealmente la chiesa di Santa Maria degli Angioli, l’ex Palace e il centro culturale del Lac. Una zona di incontro (20 km/h) è prevista su tutto il perimetro, così come auspicato dai risultati dei mandati di studio paralleli per il comparto lungolago e Lugano centro, ha precisato Valenzano Rossi. Sulla riva di fronte al Lac, sorgerà la ‘nuova piazza sul lago’, che offrirà uno spazio generoso per spettacoli e concerti e si conclude con dei gradoni in pietra, garantendo l’accessibil­ità al lago.

La Belle Époque

Il progetto ‘Belle Époque’ riflette “una scelta architetto­nica raffinata ed è rispettoso delle peculiarit­à del territorio e della funicolare, manufatto storico a cui si vuole restituire il valore d’uso perduto. Il giardino dietro al Lac diventerà un luogo pubblico attrattivo e fruibile attraverso tre accessi. L’area sarà valorizzat­a con nuova vegetazion­e, in continuità con quella ipotizzata per il Parco del Tassino. La soluzione ha convinto la giuria, perché crea una sosta al cambio di direzione dei percorsi nel parco e ricuce la cesura tra città bassa e città alta; in particolar­e, per raggiunger­e la quota del ponte ciclopedon­ale, propongono la sopraeleva­zione della torretta di arrivo per il collegamen­to alla passerella. Il progetto restituisc­e alla funicolare il suo valore d’uso, con la rimessa in funzione del meccanismo che muoverà la cabina per raggiunger­e non più l’Hotel Bristol come un tempo, ma il Parco del Tassino.

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RENDERING LUGANO Belvedere (sopra), la torretta

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