Gli Usa: ‘Reazione esagerata di Israele’
Tel Aviv – Benjamin Netanyahu sfida gli Usa e ordina l’evacuazione di Rafah in vista dell’offensiva militare israeliana contro Hamas nella città del Sud della Striscia dove sono stipati centinaia di migliaia di sfollati palestinesi. Il premier israeliano tira quindi dritto di fronte alla palese insofferenza, se non l’aperta opposizione del presidente americano Joe Biden, che ha definito “esagerata” la risposta di Israele agli attacchi del 7 ottobre.
Netanyahu ha informato i ministri del gabinetto politico dell’imminente “massiccia operazione” nell’ultima città della Striscia prima dell’Egitto, il cui punto di avvio potrebbe essere la vicina Khan Yunis, dove continuano i combattimenti.
Il premier ha parlato di un “doppio piano”: uno per l’eliminazione dei battaglioni di Hamas, l’altro per l’evacuazione della popolazione civile. Per questo ha ordinato all’apparato di difesa di preparare le misure per evacuare le centinaia di migliaia di civili a Rafah, nel cui governatorato, secondo l’Unicef, “ci sono 600mila bambini”.
La reazione di Biden è stata accolta con soddisfazione dall’Egitto, che si trova dall’altra parte di Rafah e che ha fatto sapere di aver rafforzato le misure di sicurezza al valico con la Striscia. Al Cairo continuano anche i colloqui per una nuova proposta di cessate il fuoco. Mentre diventa sempre più aspro lo scontro tra Israele e le Nazioni Unite: il presidente della Knesset Ami Ohana ha annunciato di aver cancellato un incontro a New York con il segretario generale AntónioGuterres.