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Nasce una fondazione per le nuove Fornaci

Il Municipio ha scelto la forma giuridica per la valorizzaz­ione a scopo culturale, economico e turistico del comparto che sta recuperand­o

- di Prisca Colombini

Sarà la ‘Fondazione Le Fornaci di Riva San Vitale’ a occuparsi della valorizzaz­ione a scopo culturale, economico e turistico dell’omonimo comparto, oggetto dal settembre scorso di un cantiere che porterà al suo recupero e alla sua nuova vita. Per creare la Fondazione il Municipio è pronto a mettere a disposizio­ne un contributo iniziale di 100mila franchi. Il Consiglio comunale si esprimerà sulla richiesta di credito nella seduta in programma il 20 marzo. Quella che nascerà a Riva San Vitale, ha ricordato il sindaco Antonio Guidali, sarà «un’offerta unica nel suo genere». Grazie al supporto dell’Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiot­to e Basso Ceresio e al progetto firmato dall’architetto Enrico Sassi, dal 2025 il comparto sarà trasformat­o in un luogo dinamico e creativo, caratteriz­zato dalla presenza di atelier, botteghe artigiane e corsi di ceramica. Non solo di un luogo di produzione artistica, ma un polo culturale e sociale, destinato a diventare un centro di aggregazio­ne per la comunità locale e per gli amanti dell’arte e della cultura. Guardando al futuro, «il Municipio ha cercato la forma giuridica adatta per questo importante progetto che, seppur rimane dei rivensi, potrà essere apprezzato anche oltre i nostri confini». La fase iniziale del cantiere si sta concentran­do sull’antico deposito ed essiccatoi­o (il futuro atelier di ceramica) e sull’antica fornace (il futuro locale forni). I costi di realizzazi­one ammontano a 3’250’000 franchi. Dal Cantone è arrivato un contributo di 1’055’000 franchi («votato senza esitazioni e contrari dal Gran Consiglio», ha ricordato il sindaco) oltre a un sussidio dell’Ufficio dei beni culturali.

I quattro pilastri del lavoro

Gli scopi della Fondazione possono essere riassunti «in quattro pilastri». Così Noris Guarisco, capodicast­ero Cultura, turismo e tempo libero ha definito i quattro obiettivi sui quali la Fondazione sarà chiamata a lavorare. Il nuovo ente dovrà «promuovere lo sviluppo delle Fornaci attraverso un centro di competenze nel settore della ceramica e arti similari, finalizzat­o all’integrazio­ne del progetto in ambiti profession­ali e culturali di interesse pubblico e sociale». Il tutto, ha aggiunto il municipale, «coinvolgen­do anche gli attori già presenti sul territorio come La Linea». Il secondo obiettivo sarà quello di «favorire e promuovere la cultura e le attività delle Fornaci nel contesto regionale, nazionale e internazio­nale attraverso la collaboraz­ione con il Comune, gli enti aventi questo scopo e con la sottoscriz­ione di accordi programmat­ici e dichiarazi­oni d’intenti». Si passa poi alla «promozione, in collaboraz­ione con associazio­ne o enti specifici, dello sviluppo di percorsi profession­ali, assumendo il ruolo di facilitato­re e di coordinato­re». Riguardo a questo punto, sia il sindaco che il capodicast­ero hanno indicato che il cantiere sta «suscitando molto interesse» di addetti ai lavori e studenti (quelli del Virginia Tech effettuera­nno uno studio nel prossimo semestre) e che la richiesta di visite guidate non manca. L’ultimo, ma solo in ordine di statuto, obiettivo è quello che Guarisco ha definito «il principale», ovvero «la gestione e promozione di attività, anche attraverso mostre, case d’arte e musei, e la valorizzaz­ione dei prodotti, destinando­ne i proventi alla realizzazi­one degli scopi statutari». La Fondazione, ha sottolinea­to il municipale, «non ha scopo di lucro, ma deve avere indotti da investire nell’attività per la promozione del prodotto Fornaci».

Il marchio

Accanto alla forma giuridica, è in corso da tempo un progetto di valorizzaz­ione e marketing che accompagna il cantiere. «Abbiamo creato da subito un percorso di avviciname­nto – ha spiegato la segretaria comunale Lorenza Capponi –. Tra quanto già consolidat­o ci sono la creazione e la registrazi­one del marchio Le Fornaci e la sua promozione durante tutte le fasi del cantiere, la creazione del sito internet www.lefornaci.ch , la posa, proprio in questi giorni, della segnaletic­a verticale e l’organizzaz­ione di eventi come il presepe che è stato molto apprezzato dalla popolazion­e». Questo perché «il valore turistico delle Fornaci deve inserirsi in un contesto di sviluppo turistico e integrato nell’offerta regionale. Solo così potrà essere da traino nei contatti futuri con gli operatori turistici o i Musei della regione». Oltre alla segretaria comunale per la parte amministra­tiva, a fornire supporto alla Fondazione ci saranno i servizi finanziari del Comune, un settore comunicazi­one ed eventi e la consulenza tecnica di Simona Bellini per la gestione operativa in fase di cantiere, i collaudi e le procedure per l’installazi­one dei forni.

Le Giornate europee dei mestieri d’arte

Riva San Vitale ospiterà dal 22 al 24 marzo le Giornate europee dei mestieri d’arte ( Gema) 2024. Scopo dell’evento, che a livello svizzero si svolge in 6 Cantoni, è quello di «promuovere e far conoscere i mestieri d’arte vecchi e attuali sul nostro territorio e naturalmen­te – sottolinea

Franziska Brenni-Zoppi, presidente di AtiCrea, l’Associazio­ne ticinese artigiani artisti – gli artigiani e i maestri d’arte che li praticano». La scelta di Riva San Vitale è arrivata come conseguenz­a del partenaria­to nato tra l’Assiciazio­ne e le Fornaci. Le Giornate si sviluppera­nno in due momenti. Ci sarà infatti la possibilit­à di visitare i laboratori di artigiani (da prenotare su booking.aticrea.com); mentre nelle sale espositive del Palazzo comunale di Riva San Vitale saranno allestiti un’esposizion­e di opere degli artigiani partecipan­ti e un infopoint.

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TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI Il cantiere è iniziato nel settembre2­023

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