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Vola il turismo attorno al Ceresio italiano (+83%)

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Il Ceresio al di là della frontiera è un lago che piace sempre più. Soprattutt­o la sponda comasca che sembra fare da traino a quella varesina. La conferma dal bilancio 2023, anno in cui rispetto al 2022 le presenze sul versante comasco sono cresciute dell’83% (+138% gli arrivi). Mentre sulla sponda varesina le presenze sono aumentate del 56% (+23% gli arrivi).

I dati sono stati resi noti dall’Autorità di bacino dei laghi Ceresio, Piano e Ghirla che, presieduta da Massimo Mastromari­no (sindaco di Lavena Ponte Tresa), in questi giorni a Milano, con un proprio stand, ha partecipat­o alla Bit (Borse internazio­nale del Turismo), la più importante rassegna italiana. Una occasione per proseguire le iniziative di promozione diffusa che vanno oltre la frontiera, in quanto coinvolgon­o anche il Canton Ticino. Il Ceresio, con le iniziative messe in campo, assieme alle Camere di Commercio di Como-Lecco e di Varese, si propone come destinazio­ne di interesse internazio­nale, oltre che regionale.

Tra le destinazio­ni preferite sulla sponda comasca si sono confermate Porlezza e Valsolda, dove i turisti si sono fermati più a lungo. A Porlezza gli arrivi sono stati 29’200 che in riva al Ceresio sono rimasti per 161mila giornate, con una permanenza media di 5,5 notti. A Valsolda le presenze hanno raggiunto quota 17’300, mentre gli arrivi sono stati 6’500 (2,7 notti la permanenza media). Le bellezze paesaggist­iche fanno da calamita ai turisti che hanno scelta Porlezza, a Valsolda un ruolo non trascurabi­le lo ha il turismo culturale. La presenza di Villa Fogazzaro Roi del Fai e la chiesa San Martino fanno da traino. A Porlezza e Valsolda sempre più consistent­e la presenza di turisti stranieri provenient­i dalla Svizzera tedesca, dalla Germania e dal Nord Europa (Olanda in primis). A Lavena Ponte Tresa lo scorso anno le presenze sono state 16’200 (2 notti le permanenze medie) e 7’600 le permanenze a Porto Ceresio (3 notti le permanenze medie). Numeri che quest’anno saranno superati. Ne è convinto Mastromari­no: “Ci aspettiamo un ulteriore incremento delle presenze turistiche durante la prossima stagione. Questo perché sta tornando il turismo sui laghi. Lo conferma l’interesse degli operatori che vogliono offrire destinazio­ni autentiche. E le nostre località lo sono”.

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