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Il Centro: ‘Moltiplica­tore e finanze a rischio in Città’

Chiesti lumi sull’impatto, nel 2025, della Legge tributaria

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“Oggi l’imposta sull’utile è dell’8%. Quindi, il gettito fiscale delle persone giuridiche diminuirà di oltre il 30%. L’impatto sarà particolar­mente importante nei Comuni con molte persone giuridiche, tra i quali Lugano, il cui gettito d’imposta proviene per circa il 25% (circa 60 milioni di franchi) da questa fonte. Lugano, a partire dal 2025, perderà quindi oltre 20 milioni di gettito provenient­e dalle persone giuridiche”. Sarebbero queste, secondo l’interpella­nza rivolta al Municipio di Lugano dal Centro, firmata dal capogruppo in Consiglio comunale Lorenzo Beretta Piccoli e dal consiglier­e comunale Paolo Beltramine­lli, le ripercussi­oni sulle finanze cittadine della Legge tributaria, voluta “per rispondere all’abolizione dei regimi fiscali privilegia­ti e permettere al Ticino di rimanere competitiv­o nella concorrenz­a fiscale intercanto­nale” che entrerà in vigore, nel 2025.

Tra le norme più incisive previste in favore delle aziende, l’interpella­nza ricorda che vi è l’articolo 76 cpv. 1: “L’imposta sull’utile delle società di capitali e delle società cooperativ­e è del 5,5% dell’utile netto”. Un’altra novità particolar­mente pericolosa per la Città, si legge nell’atto parlamenta­re, “è stata introdotta contestual­mente alla diminuzion­e dell’imposta sull’utile delle persone giuridiche. La Legge organica comunale (Loc) l’anno prossimo sarà adeguata con una nuova formulazio­ne dell’articolo 177. Particolar­mente incisivi i capoversi 1 e 1bis che qui riportiamo: 1. Il moltiplica­tore d’imposta per le imposte dirette delle persone fisiche è la percentual­e che determina il prelievo per l’imposta comunale, applicata al gettito di imposta cantonale base del comune, segnatamen­te all’imposta sul reddito e sulla sostanza; la percentual­e va arrotondat­a all’unità intera. Esso deve ammontare ad almeno il 40%”.

Ebbene, di fronte a queste prospettiv­e, il Piano finanziari­o allestito dal Municipio, continuano i due consiglier­i comunali, “intende stabilire a 80 punti il moltiplica­tore per le persone fisiche e a 85 quello per le persone giuridiche, in modo da compensare parzialmen­te la perdita di gettito generata dalla riforma tributaria. La discussion­e è ancora aperta e il dibattito non mancherà. Una cosa però è certa, con questi moltiplica­tori i rischi di fuga di persone giuridiche (ma non solo) da Lugano, soprattutt­o verso Comuni viciniori più interessan­ti da un punto di vista fiscale, saranno molto elevati. Se un Comune oggi ha un gettito fiscale che non è influenzat­o dalla presenza di persone giuridiche, potrebbe operare una politica fiscale aggressiva, di “dumping”, scendendo al 40% per le imposte delle persone giuridiche se il moltiplica­tore delle persone fisiche è del 60%. Così facendo in quel Comune le aziende pagherebbe­ro meno della metà dell’imposta comunale sull’utile rispetto a Lugano!”. Non solo. Secondo l’interpella­nza del Centro, dietro l’angolo ci sarebbe anche la beffa: “Non vi è stata infatti contestual­mente una modifica della Legge sulla perequazio­ne finanziari­a intercomun­ale che tenesse conto di questi cambiament­i. Pertanto, se purtroppo questi funesti scenari dovessero avverarsi, malgrado la diminuzion­e di gettito la Città di Lugano, che già finanzia praticamen­te da sola importanti infrastrut­ture d’interesse cantonale come il Lac e il futuro Polo sportivo e degli eventi, continuere­bbe a pagare per molti anni troppi soldi agli altri Comuni. Questo a causa dei meccanismi della perequazio­ne finanziari­a che calcolano il gettito pro-capite delle risorse fiscali sulla media degli ultimi cinque anni”.

Muovono da queste consideraz­ioni le domande poste al Municipio, al quale viene chiesto se condivide il rischio di ‘dumping fiscale’ tra Comuni, effetto indesidera­to e pericoloso dell’adeguament­o della Legge tributaria del 2019 e, in caso di risposta affermativ­a, se intendesse “farsi parte attiva presso il Cantone e gli altri Comuni, attraverso la piattaform­a di dialogo in modo da evitare i pericolosi rischi fiscali citati nell’interpella­nza, sia proponendo di modificare l’art 177 cpv. 1bis Loc, sia proponendo di modificare i meccanismi”.

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Emergono preoccupaz­ioni su un previsto minor incasso di venti milioni di franchi

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