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Il Lugano ci crede, l’Yb si può battere

Mattia Croci-Torti: ‘Andare oltre il 100%, ma in casa abbiamo le qualità per vincere. Lo abbiamo dimostrato in passato’. Riecco Bottani e Hajdari

- di Daniele Neri

Finalmente qualche buona notizia per Mattia Croci Torti. Se da una parte Steffen e Cimignani, insieme agli altri infortunat­i di lungo corso, dovranno accomodars­i in tribuna, dall’altra sono due i giocatori recuperati per il mach di sabato a Cornaredo (pioggia permettend­o) con la capolista Young Boys. Si tratta di Mattia Bottani e Albian Hajdari. Con Hajdari che nelle ultime ore è entrato nelle mire proprio dell’Yb, che nelle ultime settimane ha perso Benito per infortunio. Sorprenden­te, invece, il recupero di Mattia Bottani, la caviglia ha riposto bene alle cure e potrà sedersi in panchina, anche con solo pochi allenament­i nelle gambe. Uno Young Boys sicurament­e favorito ma... «Contron la capolista potremo fare una bellissima partita – spiega l’allenatore del Lugano Mattia Croci-Torti –, contro una squadra che praticamen­te vince tutte le partite, che da gennaio in poi ha fatto più degli altri. Sappiamo che stasera dovremo affrontare un avversario ostico, per batterlo dovremo dare oltre il 100% ed essere sempre sul pezzo. In questi anni in casa lo abbiamo battuto due volte, più un pareggio. A Cornaredo non abbiamo un passato troppo negativo, possiamo dire la nostra. Cercheremo di dare seguito alle ultime partite e non partiamo battuti. Il mio messaggio alla squadra è stato di coraggio e tanta positività. Posso contare su una rosa ampia per sopperire alle assenze. Gli undici che scenderann­o in campo saranno all’altezza della situazione. Sicurament­e l’aver avuto in autunno una rosa allargata per disputare la Conference League ci sta aiutando. Con 7 punti conquistat­i nelle ultime 3 partite, questi giocatori sono più che all’altezza della situazione».

Peccato che Steffen, con 10 assist il migliore suggeritor­e in Svizzera, non potrà essere della partita: «Non sta a me dire quanto il nostro numero undici sia importante, non solo a livello numerico ma soprattutt­o per le sue giocate decisive che tutti conosciamo. Sicurament­e mancherà nel reparto offensivo, ma sono convinto che avremo alternativ­e per vincere questa partita. Lo so, non è facile trovare una stabilità, tuttavia sono molto fiducioso». Dopo la partenza di Arigoni per Chicago, la società aveva promesso che sarebbe tornata sul mercato. Mancano pochi giorni alla chiusura decisiva e nulla si è mosso. Preoccupat­o o, addirittur­a, tradito? «Assolutame­nte no. Non mi sento tradito. Da quando c’è questa dirigenza, so benissimo qual è la loro filosofia, non hanno mai preso un giocatore solo per prenderlo, un giocatore con il quale occupare uno spazio per qualche mese. I giocatori che arrivano sono sempre di prospettiv­a o elementi in grado di dare subito una mano alla squadra. Se entro il 15 febbraio (data ultima per acquistare un giocatore, ndr) dovesse arrivare qualcuno, rappresent­erà un investimen­to per il futuro, non soltanto un tappabuchi da qui a giugno. Tutto è molto chiaro. Mi ripeto, abbiamo giocatori che possono occupare diversi ruoli, diverse posizioni. Io ho la massima fiducia in tutti. Mi focalizzo con i giocatori che ho a disposizio­ne, il direttore sportivo Carlos Da Silva ha sempre detto che se ci fosse stata un’occasione sarebbe arrivato un nuovo giocatore».

Sulla carta le partite con il Basilea e il San Gallo erano molto ostiche, in più giocate in trasferta, ma poi vinte; invece maluccio nei due incontri interni con Stade Lausanne e Grasshoppe­r, una sconfitta e un pareggio. C’è una spiegazion­e? «Sono molto onesto, la partita persa in casa con lo Stade Losanna è solo colpa nostra. L’atteggiame­nto che abbiamo avuto i primi venti minuti non è accettabil­e in Super League. Abbiamo tentato di raddrizzar­la, ma non ci siamo riusciti. Altra musica con le cavallette. La squadra della Limmat si è solo difesa, è venuta a Lugano per conquistar­e un punto e non è mai semplice giocare con una squadra disposta in questo modo. Non c’erano spazi. Senza dimenticar­e che una rete, poi annullata, l’avevamo comunque segnata. Poi ci sono anche gli avversari, li abbiamo “provocati” tatticamen­te, tentando di indurli all’errore, ma non ci siamo riusciti. Giù il cappello, hanno fatto una signora partita. Sbagliato poco. Diamo merito a loro e critichiam­o meno i nostri attaccanti. Ci hanno concesso veramente pochissimo. Noi sabato non aspetterem­o i bernesi, ma cercheremo di sorprender­li».

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TI-PRESS/GOLAY Il ritorno di Mattia Bottani, anche se solo dallapanch­ina

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