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Débâcle della Svizzera nello sprint dei Mondiali

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Le donne svizzere hanno dovuto ingoiare un boccone molto amaro nello sprint dei Campionati del mondo di biathlon di Nove Mesto. In particolar­e, la co-favorita Lena Häcki-Gross ha addirittur­a gettato al vento l’inseguimen­to di domenica dopo essersi classifica­ta al 66° posto.

Lena Häcki-Gross, che in questa stagione ha ottenuto la sua prima vittoria in Coppa del mondo, per tre volte è salita sul podio e non è mai andata oltre il 17° posto, ha avuto non meno di cinque giri di penalità. E questo in condizioni quasi perfette: i primi otto atleti hanno tutti centrato i 40 bersagli. Dopo un errore nella posizione prona, i danni sembravano ancora limitati per la 28enne. La débâcle è poi arrivata nella posizione in piedi.

Nella staffetta mista di mercoledì, la Svizzera era stata la squadra migliore al poligono. Ieri la storia è stata ben diversa. Anche Amy Baserga, che aveva fatto sognare alla Svizzera una medaglia con la sua freddezza nella staffetta, ha avuto una giornata negativa. Tre bersagli sono infatti rimasti in piedi. Per la ragazza di Einsiedeln, dopo il 54° posto con un ritardo di poco inferiore ai tre minuti, nella prova a inseguimen­to di domani sarà ben difficile riuscire a ottenere un risultato che vada al di là di un piazzament­o nelle retrovie.

La solitament­e precisa Aita Gasparin (62° posto) ha avuto due penalità e pure lei domenica sarà soltanto spettatric­e. Sua sorella Elisa ha ottenuto almeno un punteggio del 90% al tiro. Tuttavia, non è andata oltre il 49° posto. La vittoria è andata a Julia Simon, esponente di una Francia che ha dominato la prova, con il secondo posto di Justine Braisaz-Bouchet, il terzo di Lou Jeanmonnot e il quarto di Sophie Chauveau.

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