Statale 34, la galleria slitta nel tempo
Brusco stop ai lavori per la messa in sicurezza della statale 34, la litoranea occidentale del Lago Maggiore, spesso interrotta a causa di frane, la più grave delle quali il 18 marzo 2017 che tra Cannobio e Cannero, a una mezza dozzina di chilometri dal confine, costò la vita a un 68enne centauro farmacista ticinese. Per ora non si farà la galleria paramassi a Carmine, alle porte di Cannobio, l’opera più importante degli interventi per la messa in sicurezza lungo i 25 chilometri della statale del Lago Maggiore tra Intra (periferia di Verbania) e il valico di Piaggio Valmara, finanziati con 25 milioni, nel 2017, dal governo. La gestione dei lavori è stata affidata al Comune di Verbania. Dopo quasi due anni di lavoro i 18 cantieri sono a buon punto. Parecchi quelli terminati. Interventi di pulizia e di consolidamento dei versanti che sin qui non hanno comportato l’interruzione della circolazione lungo la strada internazionale, percorsa ogni giorno da migliaia di frontalieri, oltre che da un traffico turistico che, terminata la pandemia, è tornato in forte crescita. La galleria paramassi in località Carmine è l’opera di maggior impatto e costi, in quanto è prevista di 4,6 milioni di euro. I lavori preparatori risalgono alla scorsa estate. Poi, il brusco stop da parte dell’impresa di Catanzaro che si era aggiudicata l’appalto, probabilmente non in grado di proseguire il cantiere. Per non aver rispettato i termini del contratto l’impresa calabrese si è vista revocare l’incarico dal Comune di Verbania. Fra le parti c’è una causa civile che potrebbe rappresentare un ostacolo sull’assegnazione dei lavori all’impresa classificata seconda nella gara d’appalto di due anni fa. Nel caso non fosse disponibile al subentro, sarà istruita una nuova procedura a evidenza pubblica. Quanto basta quindi perché i tempi per la realizzazione della galleria paramassi in località Carmine non siano brevi.