laRegione

Condannato a cinque anni il medico di Valsolda

È stato riconosciu­to colpevole di violenza sessuale

- M.M

Cinque anni di carcere, uno in meno rispetto al verdetto di primo grado pronunciat­o a Como. Questa la sentenza pronunciat­a dalla Corte d’Appello di Milano nei confronti di un 53enne medico di famiglia di Valsolda, finito agli arresti domiciliar­i nel marzo 2018, riconosciu­to colpevole del reato di violenza sessuale nei confronti di una giovane paziente.

Lo sconto è dovuto al fatto che due violenze, ai danni di donne poco più che maggiorenn­i ai tempi dei fatti, sono state prescritte, in quanto avvenute nel 2010. La cesoia alle prescrizio­ni era già stata usata dai giudici di Como, che dalla causa avevano escluso quattro casi. Anche i giudici dell’Appello non hanno dato credito alle parole del medico – molto conosciuto nei comuni del Ceresio comasco in quanto attivo a Valsolda, Porlezza, Carlazzo e San Bartolomeo in Val Cavargna – che in tutte le sedi si è proclamato innocente, sostenendo che “si trattava di un grosso e collettivo equivoco da parte di donne molto sensibili che non avevano capito il fine diagnostic­o dei miei gesti”.

Il medico è stato ritenuto responsabi­le di aver effettuato “visite ginecologi­che per verificare e valutare alcune patologie che non avevano alcuna necessità di simili ispezioni intime”. L’inchiesta aveva preso il via, nel 2017, a seguito della denuncia presentata da una giovane donna di Porlezza. Una decina i casi accertati, sette dei quali portati a processo. Il ricorso in Cassazione, considerat­i i tempi della giustizia, rischia di cancellare l’unico caso rimasto inpiedi.

 ?? TI-PRESS ?? L’uomo era ai domiciliar­i dal2018
TI-PRESS L’uomo era ai domiciliar­i dal2018

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland