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All’ultimo secondo ride la Sam, non il Riva

La Spinelli supera il Neuchâtel con un canestro sul filo di lana, mentre a Pully le momò sbagliano due tiri liberi a otto secondi dalla sirena conclusiva

- di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Per Spinelli e Riva due partite finite negli ultimi secondi ma con esiti opposti. A Massagno il tiro di Marko Mladjan proprio allo scadere ha dato la vittoria per 70 a 68, a Pully i due liberi sbagliati a 8” dalla sirena hanno condannato le momò. Andando con ordine, non si può fare a meno di sottolinea­re che per il Neuchâtel il Ticino di quest’anno è off limits: tre sconfitte all’ultimo secondo, due con i Tigers in campionato e in Coppa, sabato contro la Spinelli in una gara a dir poco sconcertan­te per la pochezza tecnica messa in campo da ambo le parti.

Alla fine, ma proprio alla fine, l’ha spuntata la Sam che, a 95 secondi dalla sirena, era avanti di 4, 68 a 64. Ancrun riduce con 1/2 dalla lunetta a -93”, 68 a 67. Ballard sbaglia e West perde palla a 52” dalla fine. Poi è Clanton a fallire due liberi (ne bastava uno per la sicurezza del +4) a -38”. Quinto fallo di Clanton e West che fa 1/2 dalla lunetta: 68 a 66 a 29” dalla sirena. Dusan forza un tiro da 3 e West in penetrazio­ne fa 66 pari, con 1,2 secondi da giocare: time out Massagno e rimessa: Marko Mladjan, in clamorosa giornata no (eufemismo) tira in scarso equilibrio dall’angolo o quasi: palla che sfiora il tabellone, proprio sulla sirena, ed entra fra l’incredulit­à di tutti quelli che erano pronti a sopportare almeno un supplement­are. Sì, perché una Spinelli che tira con il 34% è cosa rara, e una gara che nei primi 10 minuti finisce sull’11 a 10, con 2 a 9 al 5’ e 9 a 1 nei restanti 5 minuti, col 22% contro il 33% è cosa da tempi antichi. Ma ci sono anche giornate storte e quella di sabato lo è stata certamente. Partita a strappi, con un massimo vantaggio ticinese di 5, 45 a 40 al 25’, e un massimo ospite di 7, 2-9 nel primo quarto. Partita che ha visto il ritorno di Dusan Mladjan, autore di una sequenza di 15 punti a cavallo di metà gara, e un discreto contributo di Ballard: Clanton, furioso a fine gara per i pochi palloni ricevuti, ha preso 12 rimbalzi, ma buono è stato il suo contributo nell’ultimo quarto – unitamente a Williams – mentre Solcà non ha fatto mancare il suo apporto. Addison evanescent­e, M. Mladjan lontano dal suo potenziale, Williams a strappi. Insomma, la Spinelli è altro.

Coach Gubitosa, fiaccato dallo stress, ci dice: “Per lo meno abbiamo difeso meglio del solito, anche se non è stata una gara esaltante. Ora aspettiamo l’Olympic.”

Il Riva ha perso a Pully dopo una bella rimonta negli ultimi minuti di gara: sotto per 80 a 74 a 158 secondi dalla sirena, ha trovato con due liberi di Fontana e due triple di Fontana ed Hunter l’82 pari a 39” dalla fine. La top scorer del campionato Johnson Scott ha messo 1/2 dalla lunetta a - 16”, mentre la Veri ha fatto 0/2 a -8”, lasciando alle vodesi la vittoria. Una gara che è stata molto equilibrat­a e la differenza, come a Riva, l’hanno fatta le triple, 7/17 per il Pully, 3/12 per le momò, e gli errori dalla lunetta, 9/19. Per il resto, il Riva ha dominato i rimbalzi 47 a 34, mettendo a frutto i secondi tiri con 27 punti contro 7; 18 per parte le palle perse. Insomma una gara che, nella rivincita di sabato prossimo per la Coppa, promette bene. Doppia doppia per Hunter, 34 punti e 10 rimbalzi, e la Bell, 20 e 17, ma l’11/27 della Hunter e il 10/24 della pivot sono stati penalizzan­ti: buono il 6/10 e i 7 rimbalzi della Veri e bene Clerici, Picco e Fontana.

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TI-PRESS/F. AGOSTA MarquisAdd­ison

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