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‘Lo sciopero porta risultati, va fatto’

La Rete per la Difesa delle Pensioni conferma l’astensione dal lavoro il 29 febbraio. ‘Solo il Ticino non riconosce un rincaro ai dipendenti pubblici’

- di Giacomo Agosta

Tira dritto l’ErreDiPi, la Rete per la Difesa delle Pensioni, in vista dello sciopero del 29 febbraio. Questo nonostante il Gran Consiglio abbia tolto dalle misure di risparmio il contributo di solidariet­à del 2% e sul tavolo delle trattative tra Consiglio di Stato e sindacati ci sia la proposta di un’indennità una tantum di 400 franchi e 2,5 giorni in più di vacanza per compensare il rincaro. Proprio per questo motivo i sindacati Vpod e Ocst non hanno ancora dato la propria adesione definitiva allo sciopero. «È l’ora di scendere dal pero e protestare per davvero», afferma

Enrico Quaresmini, portavoce della Rete, presentand­o lo slogan che accompagne­rà la protesta. «Dal settembre 2022 a oggi abbiamo dimostrato che mobilitars­i, spiegare le nostre ragioni e mettere pressione alla politica produce dei risultati. Siamo riusciti a far capire alla popolazion­e come alcune argomentaz­ioni non siano credibili». Tra queste, proprio quelle legate al tema dell’adeguament­o dei salari al carovita. «Dal 1993 i dipendenti pubblici hanno subito per ben otto volte un mancato adeguament­o del carovita. È una scelta che ha delle conseguenz­e per l’intera carriera». Secondo le cifre presentate da ErreDiPi un docente che inizia a lavorare all’età di 22 anni arriverebb­e infatti a perdere oltre 60mila franchi al termine della sua carriera profession­ale a causa del mancato riconoscim­ento. Un sergente di polizia, invece, oltre 47mila. «Davanti a queste cifre non ha senso parlare di qualche giorno in più di vacanza. A essere colpito è il potere d’acquisto dei lavoratori, che ha poi conseguenz­e per tutta l’economia e l’attrattivi­tà dell’impiego pubblico». Anche perché, aggiunge Quaresmini, «il Ticino nonostante sia il cantone con i salari più bassi è l’unico a non riconoscer­e un adeguament­o dello stipendio. Questo – sottolinea il portavoce – nonostante non sia l’unico a prevedere un esercizio negativo per il 2024». Lo sciopero è quindi confermato «con convinzion­e e grande determinaz­ione. Si tratta di un messaggio forte, ma lecito e nobile». Afferma Gabriele Colombo, membro della Rete: «Personale dell’amministra­zione, docenti cantonali e comunali, personale delle polizie sono invitati a scioperare dalle 15 e a raggiunger­e Piazzale della stazione di Bellinzona alle 17, quando partirà il corteo verso Piazza governo».

‘Le non sostituzio­ni del personale peggiorano il servizio’

Non c’è però solo la questione salariale tra i motivi che portano i dipendenti in piazza. Tra le misure contestate c’è anche quella della mancata sostituzio­ne del personale partente nella misura del venti per cento. «È una misura proposta dal governo ed estesa dal parlamento anche agli impieghi non inseriti nel piano dei posti autorizzat­i – spiega Michel

Petrocchi a nome di ErreDiPi –. Non c’è però stata un’analisi del bisogno. Quindi chi dice che sarà una misura ‘indolore’, come si è sentito dire durante i dibattiti parlamenta­ri di settimana scorsa, non sa di cosa parla». E la conseguenz­a pare chiara: «La qualità del servizio offerto ai cittadini calerà bruscament­e, c’è poco da girarci attorno». Angelica Lepori ha invece voluto ricordare gli effetti che queste misure avranno anche sul settore privato: «Il mancato riconoscim­ento del rincaro pesa anche sugli enti affiliati, che si adeguano. A questo si aggiungono delle disparità all’interno dei comuni, dove alcuni dipendenti si vedono riconoscer­e il rincaro e altri, quelli assoggetta­ti alla Legge sull’ordinament­o degli impiegati dello Stato e dei docenti (la Lord, ndr), invece no». L’ErreDiPi afferma che in ogni caso, durante il periodo dello sciopero, verranno garantiti i funzioname­nti minimi.

I sindacati in fase di consultazi­one

Resta invece sempre aperta la trattativa tra sindacati e governo. Come detto, la proposta dell’esecutivo è di riconoscer­e un contributo di 400 franchi e 2,5 giorni supplement­ari di vacanza. Vpod e Ocst, da noi contattati, hanno confermato che una consultazi­one interna tra gli associati è al momento in corso. La scadenza è fissata con l’inizio della prossima settimana. Una volta raccolti i pareri dei propri associati, le sigle sindacali deciderann­o se e in che modo aderire allo sciopero.

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TI-PRESS Presentati ieri programma erivendica­zioni

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