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Sede Ior, pubblicato il bando di concorso

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È partito ufficialme­nte ieri, con la pubblicazi­one sul Foglio ufficiale e sul portale nazionale delle commesse pubbliche simap.ch , l’iter del concorso internazio­nale di progettazi­one della sede definitiva dell’Istituto oncologico di ricerca (Ior) prevista all’ex campo militare di Bellinzona accanto a quella dell’Irb. Con un investimen­to di 55 milioni di franchi – identico a quello per l’Irb inaugurato nell’autunno 2022 – la fondazione presieduta dall’oncologo Franco Cavalli intende realizzare circa 8’900 metri quadrati di superficie utile netta, principalm­ente per dodici laboratori di ricerca, aule di formazione, nonché una sala convegni di 250 posti a supporto dell’intero comparto scientific­o.

Tempi stretti

Il nuovo edificio, viene specificat­o nel bando, “dovrà favorire il processo di collaboraz­ione funzionale in atto fra Ior e Irb, innanzitut­to con due collegamen­ti fisici fra le due sedi, uno di superficie e uno di servizio al piano interrato”. La sede “dovrà corrispond­ere alle necessità funzionali e operative dei ricercator­i, alle previsioni di sviluppo futuro della struttura, alle esigenze e normative tecniche e istituzion­ali del momento, e ciò entro un quadro finanziari­o di investimen­to definito e invalicabi­le e un impegno gestionale economicam­ente sostenibil­e”. Il termine per la consegna della domanda di partecipaz­ione da parte dei gruppi interdisci­plinari è fissato per il 5 aprile e il 6 maggio è prevista la conferma dei 10-12 team selezionat­i. Questi avranno pochi mesi per elaborare i loro lavori e la scelta di quello giudicato più idoneo avverrà entro fine novembre 2024.

Chi dà quanto

Il 30% dell’investimen­to sarà garantito dalla Confederaz­ione tramite la Segreteria di Stato per la ricerca che la scorsa primavera ha preavvisat­o favorevolm­ente lo studio di fattibilit­à sottoposto­le dall’Università della Svizzera italiana (Usi) cui i due istituti sono affiliati. Pari al 20% il contributo cantonale. Anche la Città – da 25 anni in prima fila nel sostenere lo sviluppo delle scienze della vita – farà la sua parte mettendo a disposizio­ne il mappale di proprietà comunale tramite un diritto di superficie gratuito di lunga durata, come già fatto a suo tempo per la sede definitiva dell’Irb; c’è anche la disponibil­ità, dichiarata dal Municipio, a cofinanzia­re l’auditorium. Un contributo sostanzios­o è inoltre stato promesso da una conoscente del dottor Cavalli: residente in Ticino, in passato ha già sostenuto diverse attività dell’istituto e finanziato lo studio di fattibilit­à per la nuova sede.

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