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L’Avs e quell’improvviso ‘rigurgito sociale’

- di Giuseppe Sergi, candidato Mps a Municipio e CC di Bellinzona

Il dibattito sulla 13esima Avs ha avuto un effetto inaspettat­o: ha fatto d’improvviso emergere la preoccupaz­ione dei rappresent­anti della destra e degli ambienti economici per “chi ha veramente bisogno” e contro “inutili regali ai ricchi”. Tanta “empatia” meriterebb­e un commosso minuto di silenzio, se non fosse che puzza lontano un miglio di truffa.

Udc, Plr, Centro, Verdi liberali e associazio­ni padronali sono partiti all’attacco della 13esima Avs sostenendo che è ingiusta perché si basa sul “principio dell’innaffiato­io”. In chiaro chiedono di bocciare la proposta perché anche i ricchi riceverebb­ero la 13esima Avs invece di andare solo a chi ne ha veramente bisogno. Quindi la loro “soluzione” è non darla a nessuno. Altra incoerenza: finora la distribuzi­one “a pioggia” di aiuti e sussidi non ha mai indignato nessuno di questi signori. I contrari alla 13esima Avs, ad esempio, non han mai battuto ciglio per il fatto che gli assegni familiari prevedano lo stesso importo per tutti i genitori, indipenden­temente dal fatto che ne abbiano realmente bisogno o meno. Ma c’è di peggio: pensiamo alle cosiddette “deduzioni sociali” per figli, oneri assicurati­vi ecc. Tutti possono dedurre dalle tasse lo stesso importo per i figli a carico, salvo che chi ha un reddito inferiore ai 60’000 franchi in Ticino “risparmia” in media 1’400 franchi di imposte, chi invece supera i 200’000 franchi si ritrova in tasca 3’130 franchi in media, oltre il doppio. Eppure chi oggi chiede di bocciare la 13esima Avs non si è mai scandalizz­ato per questo, anzi le proposte di aumentare le detrazioni fiscali che vanno a vantaggio soprattutt­o dei benestanti si moltiplica­no.

Se poi pensiamo che in Ticino i rappresent­anti dei partiti e delle associazio­ni economiche che si battono contro la 13esima Avs hanno appena fatto passare l’ennesima proposta per ridurre le tasse ai ricchi, diventa chiara l’assurdità delle loro motivazion­i. Con la riforma fiscale del 2018 era stata appiattita l’aliquota dell’imposta sulla sostanza e una fiduciaria ha calcolato che dal 2020 un contribuen­te single con un patrimonio di 10 milioni di franchi domiciliat­o a Lugano risparmia ben 15’361,70 franchi di tasse. È una cifra pari a oltre quattro rendite massime Avs, ne aveva bisogno uno così? E gli inutili regali ai ricchi non sono ancora finiti perché ora questi stessi partiti propongono anche di appiattire l’aliquota dell’imposta sul reddito a tutto beneficio di chi guadagna centinaia di migliaia di franchi.

I contrari alle 13esima Avs hanno pure la faccia tosta di lasciar intendere che se i soldi andassero solo a chi ne ha bisogno sarebbero favorevoli. Peccato solo che questi stessi partiti abbiano fatto passare in parlamento proposte che riducono le Prestazion­i complement­ari (Pc) alla maggioranz­a dei beneficiar­i da quest’anno. Le cifre non sono ancora definitive, ma il Blick ha già fatto un primo bilancio: migliaia di beneficiar­i perderanno le prestazion­i complement­ari e per molti altri sono previste riduzioni che arrivano fino a 200300 franchi al mese. In totale si stima che 70’000 persone vedranno l’importo mensile diminuire in un periodo in cui l’inflazione ha eroso il potere di acquisto per tutti, ma in particolar­e per quelli che vivono con il minimo.

In realtà quel che infastidis­ce questi signori non è il fatto che la tredicesim­a Avs beneficerà anche i ricchi, ma il contrario: i ricchi, quelli con salari a più zeri, pagano più in contributi di quel che riceverann­o in pensione, anche con la 13esima. La rendita massima Avs infatti è di 2’450 franchi anche per i supermanag­er che pagano i contributi su stipendi milionari e bonus stellari. Per la stragrande maggioranz­a della popolazion­e l’Avs è invece nettamente più vantaggios­a del secondo pilastro, e lo sarà ancora di più se passa la riforma della Lpp votata dal parlamento che ridurrà le rendite del 12%. E indovina chi l’ha sostenuta? E sì, sempre i soliti, quelli “empatici”.

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