Sindaco, l’autosospensione è stata avallata dal governo
Ad amministrare Comune e Patriziato di Cerentino fino all’appuntamento di aprile saranno rispettivamente vicesindaco (Claudio Degiovannini) e vicepresidente. Lo comunica e conferma il governo, che ha accettato l’autosospensione dalle due cariche di Silvano Leoni, nei confronti del quale, lo ricordiamo, era stato aperto un procedimento penale per reati finanziari. Leoni, 62 anni, in carica da diverse legislature (2008 per la precisione) in qualità di capo dell’Amministrazione del piccolo ente della Valle Rovana, è accusato di aver sottratto (e a quanto pare già in buona parte restituito) denaro dalle casse del gruppo di sostegno dell’Hcap del quale faceva parte. Secondo gli articoli 198 della Legge organica comunale e 134 della Legge organica patriziale, se un membro del Municipio o dell’Ufficio patriziale è perseguito per crimini o delitti contrari alla dignità della carica, il Consiglio di Stato può sospenderlo dalle sue funzioni, ricorda lo stesso Consiglio di Stato nella comunicazione. La sospensione in base a questi articoli non è una sanzione in senso stretto, bensì ha natura essenzialmente cautelare e ha lo scopo di proteggere gli interessi pubblici e la dignità della carica dai pregiudizi che possono derivare dall’apertura e dalla pendenza di procedimenti penali a carico di membri degli esecutivi.
In considerazione delle ipotesi di reati nel procedimento penale in corso, si è ritenuta appropriata l’autosospensione di Silvano Leoni dalle cariche in seno al Municipio e al Patriziato di Cerentino. Ciò salvaguardata la presunzione di innocenza a suo favore.