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In campo Lugano e Sam

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Serata per single, questa del 14 febbraio, perché non saranno molte le coppiette che si dedicheran­no al basket anziché a una cenetta romantica. Ma il calendario è così, non concede tregua se si vuole fare spazio al 3x3. C’è chi giura che sarà l’ultimo campionato suddito delle scelte Fiba, e vogliamo crederci perché tanto non cambia molto.

I Lugano Tigers ospitano gli Starwings di Basilea, la Spinelli è in trasferta a Losanna, ospite del Pully. Sono due gare che, sulla carta, dovrebbero portare due vittorie, ma non c’è mai certezza nella palla a spicchi, così come in altri sport. La squadra di Montini, dopo le vittorie contro Monthey e Pully, vuole fare tris. Il Basilea potrebbe essere visto come la vittima designata, ma i renani non sono squadra da sottovalut­are malgrado siano all’ultimo posto in classifica, perché le loro partite se le giocano sino alla fine. Con Vevey sono schiantati nell’ultimo quarto, dopo il 64 pari alla fine del terzo quarto e questo è un risultato che deve far riflettere. La squadra di Montini sta giocando bene, e non da oggi, ma deve sempre stare attenta al fattore falli individual­i, perché non può concedersi molti sprechi. È uno dei limiti che potrebbe anche spiegare perché mai la sua difesa è la penultima del campionato con una media di 90 punti subiti, mentre ha il quinto attacco della Serie A. Se non hai una panchina lunga, con tutto il rispetto per i giovani e giovanissi­mi che la occupano, oltre ad avere infortunat­i di lungo corso come Bernardine­llo e Alì, si deve “risparmiar­e” qualche fallo per arrivare alla fine con tutti gli elementi. Il Lugano ha Sampson al primo posto, 22,4 punti di media, e Battey al 6°, 18,1, ma è solo sesto nei rimbalzi, decimo nei rimbalzi offensivi di squadra e settimo in quelli difensivi, cifre che confermano quanto sopra. Contro Basilea, attenzione sin dall’inizio per non complicars­i la vita.

Il Pully, reduce dalla sconfitta in casa in campionato contro i Tigers e in Coppa contro l’Olympic, ospita una Spinelli che ci sembra in crisi d’identità. La squadra di Gubitosa ha giocatori che sembrano l’ombra del loro passato, in particolar­e Addison e Marko Mladjan. L’americano è chiarament­e fuori da tutto, sia in difesa sia in attacco e in lui non si vedono più né le penetrazio­ni né i tiri dal perimetro, oltre a difendere come basket comanda. Marko non ha ancora recuperato, crediamo soprattutt­o mentalment­e, dagli infortuni patiti negli ultimi mesi. Le sue qualità realizzati­ve sono scemate e la sua difesa troppo ondivaga, due fattori che la squadra fatica a supportare. Forse il canestro di sabato all’ultimo secondo può essere un déclic: la Spinelli non può fare a meno del suo miglior svizzero, soprattutt­o in questa fase dove si vuole essere al secondo posto. Inoltre, ci vuole una maggior fluidità del gioco e un coinvolgim­ento maggiore anche di Clanton, l’uomo immarcabil­e per ogni squadra che, secondo noi, non viene sfruttato abbastanza. Se la Spinelli riuscirà a ritrovarsi, sarà dura per tutti, ma occorre che lo faccia già da stasera.

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