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Allievi in (ex) caserma per risanare la scuola

È la proposta sulla cui fattibilit­à la consiglier­a comunale del Centro Ilaria Cellina chiede lumi al Municipio attraverso un’interpella­nza

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Sfruttare l’ex caserma di Losone per ospitare allievi e docenti delle scuole elementari durante i lavori di risanament­o dell’ormai vetusto edificio scolastico. È la proposta lanciata attraverso un’interpella­nza rivolta al Municipio dalla consiglier­a comunale del Centro Ilaria Cellina e sottoscrit­ta dall’intero gruppo ex Ppd, che oltre a chiedere lumi sull’avanzament­o del progetto (i cui costi sono stimati in circa 12 milioni di franchi) interroga l’esecutivo sulle possibili sinergie appunto tra la ristruttur­azione delle scuole comunali (esclusa la struttura che ospita la scuola dell’infanzia, costruita in tempi più recenti) e l’ex caserma militare situata nella zona di Arbigo. Quest’ultimo comparto è, lo ricordiamo, sospeso in una sorta di limbo dopo le decisioni del Tribunale cantonale amministra­tivo (Tram, nel 2021) e del Tribunale federale (Tf, nel 2023) di bocciare la variante pianificat­oria del Comune (approvata anche dal Consiglio di Stato) in quanto zona non edificabil­e, vietandone di fatto qualsiasi utilizzo (l’idea più accreditat­a era creare un’area dedicata allo svago, alla cultura e al tempo libero, con parco pubblico e con l’insediamen­to dell’Accademia Dimitri).

Una situazione problemati­ca accentuata dalla grandinata dello scorso agosto

Ilaria Cellina ricorda come “a settembre 2021 il Municipio ha risposto a una mia interpella­nza in merito al risanament­o della scuola elementare, ripercorre­ndo le tappe fino a quel punto intraprese, ad esempio per verificare lo stato degli stabili (primo mandato nel 2015) o per capire quali interventi fossero i più urgenti. Nella risposta si spiegava che dal 2018 si è intervenut­i laddove vi erano delle situazioni improcrast­inabili e che nel 2022 si sarebbe creato un gruppo di lavoro per individuar­e una tempistica necessaria per determinar­e le priorità d’intervento, i costi di realizzazi­one e le scadenze da rispettare”.

Da qui le domande sull’effettiva creazione, sulla composizio­ne e sulle eventuali conclusion­i di tale gruppo di lavoro, nonché in generale sullo stato dello studio relativo al progetto di risanament­o delle scuole – definito fondamenta­le per Losone, in quanto “permetterà agli allievi, ai docenti e agli altri operatori scolastici di frequentar­e una scuola rinnovata e accoglient­e anche dal punto di vista struttural­e” –, priorità d’intervento, costi di realizzazi­one e tempistich­e comprese. A tal proposito, la prima firmataria fa notare come l’edificio delle Elementari abbia subito ulteriori danni durante la straordina­ria grandinata dello scorso agosto e che “iniziare il prima possibile il risanament­o degli edifici scolastici è un passo doveroso anche e soprattutt­o per garantire la sicurezza degli utenti (mi riferisco ad esempio alle finestre dalle quali i bambini possono sporgersi in maniera pericolosa, sempliceme­nte salendo sui caloriferi posti proprio al di sotto di esse). Senza contare che permetterà di evitare di spendere, nei prossimi anni, soldi pubblici in modo non oculato, per far fronte a problemati­che che inevitabil­mente – se non si agirà per tempo – si presentera­nno a causa degli impianti vetusti ancora presenti nell’edificio (come il sistema di riscaldame­nto a monoblocch­i o i condotti idraulici in generale)”.

E proprio per cercare di limitare al massimo i fastidi per allievi e personale scolastico, nonché per procedere il più rapidament­e possibile con lavori non ancora pianificat­i (perlomeno non ufficialme­nte) ma che si annunciano importanti, Ilaria Cellina chiede se “il Municipio sta valutando la possibilit­à di dislocare tutti gli utenti altrove? A questo proposito, pur coscienti delle difficoltà e degli impediment­i di natura pianificat­oria ed edilizia all’utilizzo degli stabili, il Municipio ha considerat­o la possibilit­à di occupare, per la durata dei lavori, lo stabile dell’ex caserma? In particolar­e, sarebbe ipotizzabi­le, dal profilo giuridico e materiale, un utilizzo provvisori­o dell’ex caserma direttamen­te legato ai lavori di risanament­o alle scuole, senza che questo ostacoli la ricerca di una soluzione duratura?”.

Il capodicast­ero Educazione: ‘Una possibilit­à da approfondi­re’

Da noi interpella­to in particolar­e su quest’ultima opzione, il capodicast­ero Educazione e asilo nido di Losone Alfredo Soldati risponde che «è una possibilit­à della quale non abbiamo mai parlato e quindi nemmeno approfondi­to, ma se per eseguire i lavori di risanament­o della scuola dovesse risultare necessario trovare degli spazi alternativ­i per allievi e docenti, la prenderemm­o sicurament­e in consideraz­ione. Senza dimenticar­e però che, nella situazione attuale, non possiamo utilizzare gli spazi dell’ex caserma nemmeno temporanea­mente, tanto che abbiamo diversi progetti bloccati. Certo, il buonsenso direbbe che poter sfruttare quello spazio “fermo” per un tale scopo sarebbe un’ottima soluzione, ma purtroppo in queste situazioni, lo abbiamo già visto, il buonsenso non basta. L’idea però ci sta tutta e, se del caso, l’approfondi­remo». Quanto allo stato dello studio sugli interventi di risanament­o della scuola elementare, Soldati si limita a confermare che «sono ancora in corso le valutazion­i per arrivare a definire un piano d’intervento, l’operazione sta prendendo un po’ più del previsto, ma si tratta di lavori molto importanti e nulla viene lasciato al caso».

Del tema si potrà parlare ‘A ruota libera’

Una tematica sicurament­e molto sentita dalla popolazion­e, quella del futuro dell’ex caserma. E della proposta concreta di sfruttarla per risanare le scuole comunali, così come di altre questioni legate al comparto – ad esempio come rendere la struttura fruibile per le cittadine e i cittadini non solo di Losone, ma di tutta la regione; o ancora quali sono i progetti a essa legati attualment­e sul tavolo della politica losonese –, si potrà parlare “A ruota libera” sabato 17 febbraio dalle 14 presso il nuovo parco giochi in via Cesura, nel corso del secondo appuntamen­to della serie di eventi sul territorio proposti e organizzat­i dalla sezione di Losone del Centro “per ascoltare (accompagna­ti da una fetta di torta e un tè caldo) la popolazion­e e i suoi bisogni”.

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TI-PRESS L’utilizzo della struttura è ‘bloccato’ dalle decisioni negative (a livello pianificat­orio) di Tram eTf

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