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Castel San Pietro riduce la velocità

Il Municipio vuole introdurre zone 30 km/h generalizz­ate sul territorio comunale per aumentare la qualità di vita. L’investimen­to è di 690mila franchi

- Di Prisca Colombini

Sarà il 30 (all’ora) il numero principale che caratteriz­zerà Castel San Pietro. Queste almeno le intenzioni del Municipio, che nelle scorse settimane ha presentato al Consiglio comunale la richiesta di un credito di 690mila franchi per l’attuazione di zone 30 km/h generalizz­ate su tutto il territorio comunale. Un progetto frutto di un’analisi commission­ata nel 2021 allo studio d’ingegneria Comal.ch di Morbio Inferiore con l’intento di “incrementa­re la qualità degli spazi pubblici e la fruibilità da parte della popolazion­e”. Un obiettivo, quest’ultimo, non nuovo. Il Municipio ricorda infatti di avere “da sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti della mobilità lenta” perché rappresent­a “un valore aggiunto per la qualità di vita di tutti”. Negli anni non sono quindi mancati interventi di “messa in sicurezza sia di strade comunali che cantonali”.

Quattro comparti di intervento

Il progettist­a ha così diviso il territorio in quattro comparti: Corteglia, Obino, Castello e Gorla. “La valutazion­e generale condotta per definire il grado di sicurezza delle diverse strade che compongono il tessuto viario di Castel San Pietro, unitamente all’analisi delle condizioni di fruibilità e adeguatezz­a delle fermate di trasporto pubblico, dei percorsi casa-scuola individuat­i dal Piano di mobilità scolastica e dei percorsi ciclabili attuali – sottolinea ancora l’esecutivo nel messaggio – hanno permesso l’individuaz­ione di una serie di misure di sistemazio­ne stradale che incremente­ranno il livello qualitativ­o delle strade del Comune, con benefici per tutti i residenti e i fruitori”. A essere considerat­a è stata “la maglia della rete stradale nelle zone maggiormen­te edificate”. Mentre le frazioni di Campora, Casima e Monte sono state escluse perché sono già state oggetto di interventi specifici.

Progetto esteso a Corteglia

Partendo da Corteglia, il progetto del Comune “costituisc­e l’occasione per una verifica e integrazio­ne” della zona 30 già presente. Zona che verrà estesa “con la posa di un portale all’estremità est in via Campagna, in corrispond­enza del punto d’accesso sulla strada cantonale e la posa di un segnale di inizio/fine della zona 30 all’estremità est di via Muscino all’inizio della strada in prossimità dell’intersezio­ne con via Monte Generoso”. Il Municipio spiega inoltre che i rilievi effettuati su via Saga “evidenzian­o un traffico relativame­nte contenuto, con picchi nelle ore di punta canoniche e sul mezzogiorn­o”. Per il momento la strada non verrà destinata unicamente alla circolazio­ne pedonale. Una misura che “sarà intrapresa solo se l’attuale progetto non porterà ai risultati sperati”. La prima misura proposta è un “divieto generale di circolazio­ne in determinat­e fasce orarie” corrispond­enti con la presenza degli allievi delle scuole sulla strada. “La nuova segnaletic­a sgraverà l’itinerario del traffico improprio di attraversa­mento, costituito da automobili­sti meno attenti alle condizioni generali del contesto e utenti occasional­i”.

Su via Obino il limite resta a 50

Passando al comparto di Obino, dal punto di vista del piano delle zone, “il comparto risulta omogeneo (zona residenzia­le) ma attualment­e sconta una cesura per i collegamen­ti al suo interno legata all’attraversa­mento di via Obino, che distribuis­ce i flussi veicolari verso le frazioni in Valle”. Il Municipio spiega che l’inseriment­o di questa strada avrebbe avuto “l’intento principale di ricucitura del tessuto residenzia­le”. I rilievi effettuati e la posizione del Dipartimen­to del territorio al quale è stata sottoposta la proposta iniziale, “hanno portato a escludere questa strada, che verrà mantenuta con velocità di cartello di 50 km/h”.

Il nucleo di Castello sarà zona d’incontro

Nel centro del Comune è in corso “un progetto generale di riqualific­a dello spazio pubblico e di moderazion­e del traffico per la zona del nucleo e del comparto scolastico”. A tal proposito il Municipio sottolinea che “il progetto in esame è ideato per consentire l’attuazione della zona 30 in tempi brevi, limitando gli interventi di riqualific­azione per la zona nucleo, tenendo conto del progetto vincitore del concorso di riqualific­a del centro paese e della pianificaz­ione particolar­eggiata che ne deriva”. La proposta è quella di “formare una zona d’incontro a 20 km/h per i vicoli e le contrade del nucleo”. Una misura che “permette di limitare il transito dei veicoli, assegnare la priorità ai pedoni e di valorizzar­e il centro di valenza storica con un arredo urbano che tiene in consideraz­ione la moderazion­e”.

Gorla ‘è già una zona 30’

L’ultimo comparto, quello di Gorla, “costituisc­e già di fatto una zona 30” dato che vicoli e strade di servizio per il nucleo hanno un calibro ridotto. “Le caratteris­tiche del nucleo suggerisco­no una regolament­azione ancora più stringente, dove sia il pedone ad avere la precedenza sul veicolo durante la condivisio­ne dello spazio stradale”. Il transito pedonale “limitato ai residenti” unito al “numero di strade estremamen­te limitato” ha portato alla decisione di non implementa­re una zona d’incontro. Verrà posato un segnale ‘Strada pedonale’ per le vie Gorla e Crösa/Caraccio con servizio a domicilio autorizzat­o. L’esecutivo sottolinea in conclusion­e che “la posa della nuova segnaletic­a dovrà essere seguita da una prima fase di controlli della Polizia comunale, per sanzionare eventuali infrazioni e incoraggia­re gli automobili­sti a utilizzare le strade di raccolta individuat­e nel piano del traffico”.

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TI-PRESS Sono previsti interventi in quattro comparti delComune

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