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I Lugano Tigers sorridono, la Spinelli invece no

Asfaltati gli Starwings, mentre la Sam s’arrende al Pully

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Il Lugano asfalta gli Starwings (121-92), mentre la Sam Massagno soccombe in Romandia contro il Pully, che si impone per 80-76. A Lugano il primo tempo è un lungo batti e ribatti con le due difese abbastanza allegre e percentual­i nel primo quarto di 7/16 per i bianconeri e 11/16 per gli ospiti che, praticamen­te, vanno a canestro solo con Rohler (13 punti) e Nelson (10). Il Lugano è ondivago ma è regolare nella distribuzi­one dei punti: vantaggi minimi e un +4 per gli ospiti dopo 10’. A inizio secondo quarto i padroni di casa recuperano e vanno avanti con una tripla di Warden (35-34 al 5’). Poi i Tigers danno una svolta in difesa e mettono un 14-2 che li manda al riposo sul 52-42. Il 45% al tiro è contrastat­o dal 58% ospite che però non basta ad arginare Sampson e compagni, perché il 10/23 dai 3 punti fa la differenza contro il 2/8. Con la difesa a zona i Tigers mettono la museruola ai basilesi: a suon di triple, piazzano subito un +19 dopo 4 minuti (67-48) e la partita, in pratica, termina lì. Però va dato atto che nessuno si è tirato indietro e i bianconeri han continuato a macinare gioco, con i basilesi a rincorrere sempre da lontano, grazie alle triple di tutti quanti. Chiuso il terzo quarto sull’88-70 con le triple di Bracelli e Warden, l’ultimo quarto è un vero tiro a segno, con tutti o quasi ad andare a punti: il 101 lo firma Dell’Acqua, ma ci sono punti anche per Donnelly (4) e Picco (5, con una tripla), con i tre stranieri tutti sopra i 20 punti e gli altri sopra i 10. Per il resto, il 59% al tiro (con un 22/42 da 3) è un signor risultato, mentre l’11 su 17 nei liberi è decisament­e da migliorare, come i cinquanta punti subiti in area.

Scivolone massagnese a Losanna, ora serve un cambio di marcia

Cade la Spinelli dopo una gara che ha riproposto, purtroppo, tutta una serie di problemati­che già emerse contro Neuchatel: in più, per motivi di salute, a Clanton è stato concesso un turno di riposo con il recupero di Langford. Primo quarto giocato alla pari, dopo il 9-3 in entrata delle Foxes al 3’, poi il recupero con cinque punti consecutiv­i di Dusan e partita incanalata in un punto a punto fino alla pausa, a cui si arriva sul 22-20. Nel secondo quarto il Losanna allunga ancora (29-23 al 4’), ma poi è la Sam a piazzare un 2-13 che la porta sul +7 (3138). Il timeout di Dessarzin è benefico, perché i vodesi recuperano con un 7-0 per il 38 pari al 7’ e poi allungano fino al 45-41 che, dopo errori vari in casa Spinelli, chiude la prima metà gara con -6 (47-41). Le percentual­i indicano un 21/39 al tiro per i vodesi e 14/29 per la Spinelli ma pure un 22 a 16 ai rimbalzi, dove l’assenza di Clanton si è fatta sentire: 14 punti Dusan, 0 il fratello e 11 Ballard.

Il terzo quarto va a singhiozzo, con un parziale di 9-5 dopo 5 minuti che porta le Volpi a +10, sul 58-46. Poi la Spinelli recupera e trova un buon parziale di 9-0 che la porta sul 58-55 al 7’. Ma il finale è tutto vodese, e si chiude sul 63-57. Ultimo quarto ai minimi nel punteggio, se si pensa che a 138” dalla sirena si è sul parziale di 10-10 (75-68). La Sam rientra sino al -3 (71-68 al 4’), ma poi entrambe le squadre si fermano per 3 minuti: negli ultimi 100 secondi il Pully mette un 8/14 nei liberi senza più canestri in azione, mentre i ticinesi sbagliano e perdono palloni, trovando solo 2 canestri nei secondi finali. Ballard, con 22 punti e 11 rimbalzi (8 in attacco) è il migliore dei suoi, ma sull’altro fronte El Sheikh ne mette 30 e prende 20 rimbalzi! I 19 punti su secondo tiro, 13 in contropied­e e 46 rimbalzi a 38 la dicono lunga.

Poi ci si può anche lamentare di un arbitraggi­o a corrente alternata, ma non basta a spiegare il 2/11 di Marko Mladjan, il 4/13 di Dusan e l’infortunio di Solcà (rimasto in campo soli 7 minuti), che certamente non aiuta. Si è perso di un niente, è vero, e si è perso quando si poteva anche vincere, ma adesso occorre veramente un cambio di marcia.

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TI-PRESS/GOLAY Massimilia­no Dell’Acqua prova ad andare altiro

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