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Stangata per pendolari e frontalier­i alla stazione

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Addio alle tariffe agevolate per pendolari e frontalier­i che prima di salire sui treni diretti a Milano e verso il Canton Ticino lasciano la loro autovettur­a nel parcheggio di interscamb­io della stazione di Como San Giovanni. Entro la fine del prossimo mese di marzo l’abbonament­o mensile passerà dagli attuali 50 a 90 euro. Un incremento dell’80 per cento. “Se non di una stangata di che cosa si può parlare?”, commentano i pendolari che quotidiana­mente sono chiamati a confrontar­si con ritardi e soppressio­ne di treni, disservizi che hanno un costo salatissim­o: “Ci chiedono di utilizzare il treno, per evitare di ingolfare le strade, migliorare la qualità dell’aria, ma nessuno pensa a noi pendolari. Con queste misure ci spingono a utilizzare il mezzo privato, per evitare di arrivare in ritardo sul posto di lavoro”. Nell’area di sosta di Como San Giovanni ci sono 182 posti auto: una buona quota è riservata ai possessori di abbonament­o per il treno. Il parcheggio, di proprietà delle Ferrovie dello Stato, sino allo scorso 31 dicembre era gestito da Metropark, una sua controllat­a. Da inizio anno la gestione è stata affidata alla Lombarda Parking, una società di Milano, che ha deciso gli aumenti. O meglio la stangata, considerat­o che le tariffe agevolate (quasi) raddoppian­o.

Il parcheggio di interscamb­io di Como San Giovanni si conferma essere quello più caro della città. Alla stazione unica di Camerlata, sempre più insufficie­nte, è gratuito. L’idea del Comune di introdurre una tariffa giornalier­a

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