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Altro che panzane

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Le parole dell’On. Maurer a proposito della “pandemia”, cioè “ipnosi di massa e isteria consapevol­mente suscitata”, hanno fatto scalpore. In Francia, il prof. Raoult continua la crociata per la verità. Numerosi specialist­i tra cui quelli della piccola infanzia constatano disastri nello sviluppo dei neonati che sono entrati nel mondo non con persone ma con maschere. Adolescent­i traumatizz­ati sono suicidi. Adulti “telelavora­ti” non vogliono più andare in ufficio e malgrado i diplomi vanno a fare i neorurali. Gli effetti secondari della “vaccinazio­ne” vengono denunciati nonché le strane coincidenz­e tra cui calo demografic­o, aumento del cancro, disturbi ginecologi­ci delle donne (a proposito cosa ne è della principess­a del Galles?).

Io sono stata particolar­mente scioccata dall’“obbligo vaccinale” fondamenta­lmente contrario al sacrosanto diritto alla libertà di scelta, all’incolumità, alla vita stessa. Mio padre, ufficiale nei granatieri, è stato in campo di concentram­ento a Keiserstei­nbruch vicino a Lienz in Austria e oggi mi viene detto che il Codice di Norimberga è “una vecchia panzana”. Non lo mando giù! Come fisioterap­ista sono solidale col mondo medico e quindi, all’ora degli effetti secondari della “vaccinazio­ne”, mi chiedo come lo vivono i medici che hanno consigliat­o questa “vaccinazio­ne” ai loro pazienti e i datori di lavoro che hanno costretto i loro dipendenti? Oggi, tutti noi, tra i nostri parenti e amici, siamo confrontat­i con “la morte improvvisa dell’adulto”. Straziante. Altro che panzane.

Anne Lauwaert, Onsernone

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