laRegione

Lara Gut-Behrami concentrat­a sul presente

La ticinese si apre e racconta la vita degli atleti

-

Con tre gare di velocità a Crans-Montana, Lara GutBehrami può prendere un vantaggio decisivo nella lotta per la conquista del globo di cristallo. Ma la ticinese non guarda così lontano. «L’ho detto centinaia di volte in questa stagione, mi sto concentran­do sulla mia sciata». Queste le parole di Lara che, giustament­e, lascia la contabilit­à ai giornalist­i e ai fan. Sa, ovviamente, di essere in testa alla classifica generale di Coppa del mondo (con 5 punti di vantaggio su Mikaela Shiffrin, assente questo fine settimana) e che tutti gli indicatori sono positivi, mala trentaduen­ne, alla sua diciassett­esima stagione, è troppo esperta per lasciarsi turbare da tutto ciò che accade fuori dalle piste. «È il modo migliore per rimanere in salute – ha spiegato alla stampa – devo cercare di produrre la mia migliore sciata, se riesco a gestire bene le cose, se non commetto errori, tutto andrà per il meglio, ma sono così tante le cose che possono succedere...». La ticinese dice di conoscere il suo corpo alla perfezione e sostiene che «è fondamenta­le concentrar­si sull’essenziale e non perdere tempo con l’esterno». Lara, sportiva svizzera dell’anno nel 2016, mette il dito su un punto importante, che ha a che fare con la fatica delle sciatrici. La tenace sciatrice ticinese non è certo una che si lamenta, ma ammette subito che tre gare in tre giorni (2 discese e un superG) sono un programma che mette a dura prova la resistenza delle atlete. Gut-Behrami, evidenzia come «oltre alle gare, c’è il programma serale, quindi non è facile trovare il giusto equilibrio. O fai la tua gara, dici due parole ai media, dici che non hai tempo perché vuoi recuperare e hai solo il tempo di dormire un’ora, e tutti si lamentano: oppure ti prendi il tuo tempo, ti godi lo stare con dei ragazzi perché capisci quanto sia importante per loro e il giorno dopo sei stanchissi­ma e ti ritrovi a fare una gara terribile. Qual è la soluzione? È complicato perché ci sono mille fattori. Lo spettacolo è più importante dello sport?». Quella di Lara è un’analisi completa e profonda, che forse gli organizzat­ori di questi eventi dovrebbero considerar­e. Lo sport è anche spettacolo, ma gli atleti sono esseri umani. La sciatrice con 43 vittorie in Coppa del mondo (sesta nella classifica di tutti i tempi) sa bene che l’immagine di un atleta è importante. Tuttavia, nel 2018 ha deciso di abbandonar­e i social network chiudendo i suoi account Twitter e Instagram, andando controcorr­ente rispetto a quello che è il normale approccio degli sportivi. Una scelta forte se si considera l’impatto della rete di appassiona­ti di immagini e se si considera che aveva più di 300’00 seguaci. Come fa notare la ticinese, alcuni atleti guadagnano più sui social network che in pista. Lara torna poi a parlare del mondo extra-gare, un argomento tanto delicato quanto importante: «A Cortina ho distribuit­o 500 cartoline al giorno e ho passato un’ora al freddo, e la domenica ero stanca, ma è questa una scusante? Non ho una buona risposta. Quest’inverno abbiamo avuto molti infortuni. Sicurament­e alla base c’è la stanchezza, si dice che bisogna affrontarl­a, ma bisogna essere consapevol­i che se si vuole essere una star su Instagram e condivider­e la propria vita e poi ci si infortuna, potrebbe anche essere colpa di quest’ultimo. Ci sono molti fattori che gli atleti sottovalut­ano. Non è solo colpa del calendario fitto di impegni, che potrebbe comunque essere ottimizzat­o».

Lara, protagonis­ta del Circo Bianco da oltre quindici anni, svela un aneddoto: «Ricordo che nel 2016 ho fatto un’ora di interviste a ogni tappa, non so come, perché non ho più energie al giorno d’oggi. Tocchiamo ferro, ma mi dico che probabilme­nte è uno dei motivi per cui sto ancora sciando. Due anni fa ho saltato dieci gare perché ero malata e mi sono detta “mai più”. Il mio obiettivo è fare tutte le gare, perché è lì che mi guadagno da vivere». La donna che potrebbe aggiungere un secondo grande globo di cristallo dopo quello vinto nel 2016 si pone domande più generali sulla vita degli atleti. «Mi chiedo quanti atleti siano felici della loro vita, quanti siano consapevol­i di ciò che stanno facendo, perché spesso facciamo le cose per imitazione. Anni fa facevo quello che facevano i migliori, dicendomi che quella era la strada da seguire, poi ho detto basta quando ho capito che mi metteva a disagio».

Lara Gut Behrami, sciatrice, campioness­a e donna di spessore, si è aperta, svelando cosa accade nella vita degli atleti oltre alle gare e, forse, ci ha fatto capire che da qualche parte, in un qualche modo, si sta esagerando, si sta perdendo l’essenza dello sport.

 ?? KEYSTONE ?? La 32enne impegnata nelle prove della discesa diCrans-Montana
KEYSTONE La 32enne impegnata nelle prove della discesa diCrans-Montana

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland