laRegione

Fattura milionaria per gli oneri sociali

- MA.MO.

Scandalo dei permessi falsi: a inizio inchiesta, nel 2017, il principale accusato, un kosovaro 49enne domiciliat­o nel Bellinzone­se titolare di diverse società in Ticino e Oltralpe, era stato soprannomi­nato ‘re dei ponteggi’e‘reclutator­e di operai’. Dopo 11 mesi di detenzione preventiva e dopo le prime condanne inflitte agli imputati minori, a sette anni di distanza non si sa che fine abbia fatto al Tribunale penale cantonale l’atto d’accusa firmato nel dicembre 2021 dalla procuratri­ce pubblica Petra Canonica Alexakis. Che ha derubricat­o più ipotesi di reato e ridotto da 15,6 a 1,16 milioni l’importo presumibil­mente malversato e inizialmen­te calcolato dall’ex procurator­e pubblico Antonio Perugini. Oggi si sa solo che il Tribunale federale ha respinto nei giorni scorsi il ricorso dei suoi difensori (avvocati Marilisa Scilanga ed Edy Meli) contro la decisione della Cassa cantonale di compensazi­one di affibbiarg­li contributi paritetici non pagati pari a 1,72 milioni nell’ambito dell’attività svolta dal 2011 al 2016 (fino al fallimento) dalla sua società M+M Ponteggi Sagl di Camorino attiva nel campo edile.

Verifiche ‘valide, accurate e minuziose’

Nella sentenza del Tf, che conferma quella emessa nel 2022 dal Tribunale cantonale delle assicurazi­oni, si parla di “pagamento in nero di diversi operai” tramite “salari versati in contanti”. E sono ritenute “valide, accurate e minuziose” le verifiche effettuate “con metodo scientific­o” sul dossier penale aggiornato a disposizio­ne, sulla documentaz­ione e contabilit­à dell’Ufficio per la sorveglian­za del mercato del lavoro, su quella della Commission­e paritetica del ramo ponteggi, su quella dell’Istituto nazionale svizzero di assicurazi­one contro gli infortuni e su quella delle Casse di compensazi­one Avs. Inoltre viene confermata la decisione, poggiante sulla giurisprud­enza in materia, di non voler attendere l’esito penale per dirimere la vertenza relativa agli oneri sociali: “Le scelte di strategia in ambito penale non devono servire a paralizzar­e anche la procedura nell’ambito delle assicurazi­oni sociali”. Infine il Tf, accollando­gli spese giudiziari­e per ben 18mila franchi, evidenzia che “il ricorrente non fornisce alcun indizio idoneo a discolparl­o” dall’accusa di aver agito intenziona­lmente o, perlomeno, per negligenza grave. Dal profilo penale, ricordiamo, la pp Canonica Alexakis ha derubricat­o l’ipotesi di reato di amministra­zione infedele aggravata in bancarotta fraudolent­a. Inoltre nell’atto d’accusa non figurano più i reati di tratta di esseri umani (l’ingaggio di una trentina di stranieri tramite la Aliu Big Team Sagl di Bellinzona) né la falsità in certificat­i (capitolo permessi di soggiorno ottenuti dalla Aliu Big Team corrompend­o un funzionari­o cantonale), il tutto derubricat­o in infrazione alla Legge federale sugli stranieri restando unicamente l’accusa di ripetuta incitazion­e all’entrata, alla partenza o al soggiorno illegale di persone. Quasi del tutto sparita anche l’usura, dal momento che le presunte vittime sono passate da una ventina a una soltanto.

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TI-PRESS Dall’inizio dell’inchiesta sono passati setteanni

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